La salina punta al titolo di patrimonio Unesco. Dall’alluvione 6 milioni di danni

Lanciata la candidatura per il prestigioso riconoscimento. Il sindaco Medri: «Vogliamo far diventare la città un vero e proprio museo del sale a cielo aperto»

Thumbnail Image2Sono state avviate le procedure per il riconoscimento del titolo di patrimonio mondiale dell’umanità Unesco alla salina di Cervia. L’annuncio è arrivato ieri sera, 5 dicembre, nel corso di un evento al teatro comunale “Walter Chiari” con il sindaco Massimo Medri e il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

È stata un’occasione anche per presentare i progetti di riqualificazione che interessano la città del sale e finanziati con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): dagli interventi per il Centro visite Saline e l’Idrovora di via Bova, dove verrà realizzato il Museo delle acque, al progetto della ciclabile “Anello del sale”, che permetterà di percorrere in bicicletta il tragitto attorno alla salina stessa. E non solo. Tra le opere presentate spicca il nuovo progetto di riqualificazione e implementazione del Musa, il Museo del sale, che verrà rivisitato ed integrato con importanti ritrovamenti archeologici (elementi delle antiche saline romane e tutti i tappeti musivi della chiesa di San Martino )  creando uno spazio sempre più completo, inclusivo e apprezzabile da tutti i target di pubblico.

Inoltre, sono stati illustrati gli interventi necessari al ripristino della salina, dopo la devastante alluvione dello scorso maggio, che richiedono investimenti del valore complessivo di oltre sei milioni di euro per la riqualificazione delle aree ambientale e produttiva.

Antica Salina Camillone, Cervia (RA), Fonte Portale I Luoghi Del CuoreIl primo milione di euro è arrivato dalle donazioni, a partire dall’iniziativa “Un aiuto subito” promossa da Corriere della Sera e TgLa7 (725mila euro utilizzati per iniziare a ristabilire l’habitat di flora e fauna) e da “Sosteniamo l’Emilia-Romagna”, raccolta fondi di Conad (300mila euro) per il ripristino della macchina del sale, fondamentale per fare ripartire la produzione. Il resto delle risorse necessarie arriverà dagli stanziamenti del Commissario straordinario per la ricostruzione attraverso la Regione.

Infine, il Parco archeologico che diventerà un vero e proprio polo visitabile con il supporto di guide autorizzate dopo i ritrovamenti e gli scavi avviati negli anni scorsi dal Comune di Cervia.

«Sta prendendo forma il progetto che porterà Cervia a diventare un vero e proprio ‘museo del sale a cielo aperto’- ha spiegato il sindaco di Cervia Massimo Medri -. Siamo riusciti a mettere a sistema i tanti singoli interventi e a costruire un masterplan, un progetto organico complessivo per dare forma alla “città del sale”, che ora ci porterà a candidare la nostra salina come Patrimonio Unesco. Questo è stato possibile grazie anche alla concessione dell’area delle saline al Comune di Cervia fino al 2057. Un particolare ringraziamento va al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e al Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, che hanno sostenuto il rilancio delle Saline dopo gli eventi alluvionali. È questo un risultato storico, che innalzerà ancora di più il valore della nostra città con la sua cultura, la sua tradizione e la sua storia, importante anche per il settore turistico e per aumentarne l’attrattività a livello nazionale e internazionale».

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