Cisl: «Aumentano gli infortuni sul lavoro denunciati in provincia, calano i decessi»

Il sindacato osserva lo scenario in Romagna alla vigilia della giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro

Lavoratori MarittimiGli infortuni sul lavoro denunciati in provincia di Ravenna nel 2024 sono stati 7.017, in aumento del 2,1 percento rispetto all’anno precedente. Tra le nove provincie dell’Emilia-Romagna solo Rimini ha un risultato peggiore con un aumento del 2,9 percento. La media regionale è in calo dell’1,1 percento. Gli infortuni mortali nel Ravenna sono scesi da 11 a 8, in controtendenza rispetto alla regione dove sono aumentati da 91 a 96. Sono dati Inail resi noti dalla Cisl Romagna in occasione della giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, che si celebra ogni anno il 28 aprile (qui la tabella con il riepilogo dei dati).

L’analisi dei dati relativi agli infortuni nel territorio romagnolo nel periodo compreso tra il 2020 e il 2024 restituisce un quadro dai contorni complessi. «Se la lieve flessione degli infortuni accertati a livello complessivo potrebbe sembrare un timido segnale positivo – dichiara il segretario generale Francesco Marinelli –, l’aumento degli infortuni mortali ci allarma profondamente. Non possiamo accettare che 25 persone nel 2024 abbiano perso la vita durante l’orario di lavoro».

Analizzando più da vicino la situazione nelle nostre province, emergono dinamiche territoriali specifiche. «A Ravenna e Rimini, in particolare, abbiamo registrato un aumento degli infortuni accertati, un segnale che non può essere sottovalutato e che necessita di un’indagine approfondita sulle cause sottostanti. Ancora più allarmante è l’impennata degli infortuni mortali a Rimini, dove il numero di decessi sul lavoro è triplicato in un solo anno».

Cisl Romagna sente il dovere di ribadire con ancora maggiore enfasi alcune priorità fondamentali per costruire un futuro del lavoro più sicuro e dignitoso per tutti: «Crediamo fermamente che sia necessario investire con decisione nella promozione di una solida cultura della prevenzione, che permei ogni livello del sistema produttivo, a partire dalla formazione scolastica e professionale fino alla quotidianità operativa nelle aziende. È imprescindibile rafforzare il ruolo cruciale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), figure chiave per la tutela dei diritti e la promozione di ambienti di lavoro salubri».

Parallelamente, serve intensificare l’attività di controllo e vigilanza da parte degli organi competenti: «Va garantita un’applicazione rigorosa delle normative in materia di sicurezza e sanzionando con fermezza ogni forma di inadempienza. La formazione continua e mirata rappresenta un altro pilastro fondamentale per fornire ai lavoratori gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare i rischi specifici delle proprie mansioni in modo consapevole e sicuro».

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