domenica
29 Giugno 2025

Dalla Regione 250mila euro per la nuova caserma dei vigili del fuoco

I pompieri lasceranno via Mentana per andare in via Bedazzo dove sarà adattato un magazzino provinciale

La Regione Emilia-Romagna ha annunciato uno stanziamento di 250mila euro per realizzare la nuova caserma dei vigili del fuoco a Lugo adattando il magazzino provinciale in via Bedazzo, a circa mezzo chilometro dalla rotonda di via Piratello. I pompieri lasceranno quindi l’attuale distaccamento in via Mentana. Al momento non sono ancora note le tempistiche dei lavori.

«Da consigliere delegato della Provincia avviai le procedure per l’individuazione di un nuovo sito dove collocare la nuova caserma dei vigili del duoco – spiega il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Oggi, con questo finanziamento, la Provincia potrà garantire questo intervento e in questo modo implementare i servizi offerti, cogliendo il nostro obiettivo principale: rendere Lugo una comunità più sicura».

Lo stanziamento della Regione fa parte di un pacchetto di 26 interventi previsti in tutte le province, da Piacenza a Rimini, approvato dalla giunta regionale per potenziare la rete delle strutture di protezione civile dell’Emilia-Romagna.

«Oggi ritmi più incalzanti tra scuola e tempo libero, bambini spesso in affanno»

Valeria Savoia, direttrice della Neuropsichiatria infantile dell’Ausl, su stress scolastico e compiti: «Devono essere gestibili autonomamente dall’alunno»

Abbiamo parlato di stress scolastico, compiti e tempo libero in età scolare con la dottoressa Valeria Savoia, direttrice di Neuropsiachiatria infantile a Ravenna, per avere anche un commento medico sul tema dopo averne parlato con tre insegnanti (qui, qui e qui le interviste).

Dottoressa Savoia, esiste lo stress scolastico per bambini e adolescenti?
«Cominciamo chiarendo che lo stress è stato definito come risposta aspecifica dell’organismo agli stimoli: non esiste una risposta univoca, la rosa dei sintomi alla pressione dello stress può essere delle più varie. Una adeguata dose di stress aiuta la persona ad attivare una serie di competenze che permettono di fornire una prestazione più elevata».

Il giusto fa bene, troppo diventa pericoloso. Come capire quando la dose è eccessiva? Quali segnali vanno osservati?
«La resistenza è un fattore individuale. Lo stress crea preoccupazione e un bambino eccessivamente preoccupato può fare più fatica a stare attento. Se allunga i tempi in cui sta sui libri questo può essere un segnale. Poi ci sono gli altri che conosciamo anche negli adulti: irritabilità, nervosismo, un calo della voglia di fare ciò che si fa abitualmente. Oppure manifestazioni come il pianto, il non voler più andare a scuola, i famosi mal di pancia di scuola o mal di testa per bambini più grandi che indicano una somatizzazione».

Quando bisogna coinvolgere un medico?
«Se un adulto vede cambiare l’atteggiamento di un bambino non solo verso l’attività didattica ma nelle attività in generale, la prima cosa da fare è capire se è solo un momento di stanchezza o se c’è qualcosa più profondo. Sono convinta che i genitori abbiano gli strumenti necessari per affrontare autonomamente le crisi più leggere: un eccesso di medicalizzazione dei problemi dei bambini non è mai una cosa giusta. Anche l’insegnante può fare molto: prendere da parte un alunno e parlargli dimostra che c’è un interesse verso quel bambino e questo può già avere un effetto in un certo senso terapeutico».

A chi rivolgersi per il primo consulto medico?
«Penso che il pediatra di libera scelta possa avere un ruolo importante come sostegno al genitore perché conosce il bambino nella sua progressione di sviluppo e conosce il contesto familiare».

La scuola è sempre stata fonte di stress o il fenomeno si è accentuato?
«La scuola da sempre richiede prestazioni a chi la frequenta. È però ovvio che la scuola di oggi si muove su tempi più rapidi, i bambini devono tenere un ritmo più incalzante. Quando parliamo con i bambini si ha l’impressione che siano sempre un po’ in affanno».

Quali sono i momenti più difficili?
«La terza elementare perché segna un cambiamento nel metodo di apprendimento. E poi l’ingresso alla scuola media».

Sulla questione compiti a casa si sta sviluppando un dibattito con una spaccatura fra pro e contro. Fanno bene o fanno male?
«Possono esistere a patto che siano autonomamente gestibili dallo scolaro sia in termini di contenuti che di tempo. È necessario che l’attività a casa faccia riferimento a quanto già ampiamente svolto nel contesto scolastico senza pretendere che l’ambiente familiare debba farsi carico di completare e integrare gli argomenti proposti. Nella confusione di ruoli che si può creare tra genitori e insegnanti, facilmente possono nascere conflitti».

La sua scuola ideale è senza compiti?
«No, un po’ di compito fa bene, il bambino deve abituarsi alle responsabilità. Però se i compiti richiedono al bambino di stare sui libri fino alle 10 di sera, allora facciamoci qualche domanda».

Cosa pensa di esperienze come “Scuola senza zaino” o della petizione “Basta compiti”?
«Hanno richiamato l’attenzione sul problema cercando di restituire allo stesso alunno l’onere di un autonomo rapporto con la scuola, senza un’ingombrante presenza della famiglia».

Pexels Photo 1322611In base al vostro osservatorio, ci sono elementi che generano ansia più di altri?
«In questi tempi stiamo assistendo a un aumento dei casi di disturbi specifici di apprendimento, i cosiddetti Dsa. È una tendenza nazionale. In provincia all’anno abbiamo 6-700 richieste di valutazioni e un centinaio di relazioni di colleghi privati da esaminare in commissione. Sono numeri importanti e il bambino quando arriva nei nostri ambienti, per quanto cerchiamo di farli sentire a proprio agio, percepiscono la peculiarità della situazione e questo li può mettere in difficoltà».

Il discorso fatto per la scuola come attività che aggiunge dosi di stress vale anche per le attività extrascolastiche, dagli allenamenti sportivi ai corsi di lingua?
«Dipende come vengono vissuti. Per molti l’attività extrascolastica è fonte di quella gratificazione che a scuola non trovano, per la loro autostima è fondamentale continuare. Ma l’odierna organizzazione della vita sociale e familiare può arrivare ad impedire ai ragazzi di gestire autonomamente anche il tempo interno alla famiglia, per cui le diverse attività che i ragazzi svolgono nell’orario extrascolastico rischiano di perdere in parte il significato di svago e di puro divertimento che dovrebbero avere e finire per diventare ulteriori oneri. Ritengo che in questi ultimi tempi si sia perso il senso del valore positivo della sensazione di noia, che comporta l’attivazione autonoma di fantasie, desideri e creatività. Fare nulla permette alla mente di pensare, di inventare, di fantasticare: non è sbagliato fare nulla».

La scuola si interroga su questi argomenti? Cerca il confronto con specialisti come voi?
«Il confronto c’è. Ognuno deve rispondere a obiettivi diversi che non sempre si coniugano: noi diamo una lettura olistica del bambino e ce ne occupiamo in modo globale, la scuola anche ma deve portarlo ad acquisire un certo bagaglio di competenze. Scherzando a volte dico ai bambini che si può diventare adulti sereni anche senza imparare le tabelline nel senso che la riuscita scolastica pur importante non può e non deve essere il metro di valutazione della positività di una persona».

Tra i fenomeni in aumento tra le persone seguite dal servizio di Neuropsichiatria (circa 4.300 utenti a fine 2018) sono in aumento i disturbi del comportamento alimentare. C’è una correlazione con lo stress scolastico?
«A Ravenna abbiamo una 60ina di casi in carico e, anche se in percentuali ancora molto basse, ci sono anche maschi. Nel profilo della persona con un disturbo del comportamento alimentare ci sono spesso livelli cognitivi alti, la frequenza di scuole superiori piuttosto impegnative con risultati eccellenti, spesso ottenuti anche nelle attività extrascolastiche. Sono ragazze che ci tengono tantissimo ad andare bene a scuola, hanno la tendenza al perfezionismo».

La scuola tra le cause?
«Non credo ma c’è sicuramente una correlazione tra l’alto rendimento scolastico e i disturbi alimentari. Per questo quando capita di seguire una ragazza con problemi di questo tipo ci mettiamo subito in contatto con la scuola per capire come modulare gli impegni, dobbiamo lavorare in sinergia».

Ravegnana, tangenziale di Faenza e variante della Ss16 nel piano dei trasporti

Primo passaggio in Commissione Territorio, approvazione definitiva  il 7 luglio. Per il monitoraggio ci sarà una cabina di regia ad hoc

RAVENNA 9/09/16. NUOVA ROTONDA VIA RAVEGNANA SS16 ADRIATICALa Commissione Territorio, ambiente e mobilità ha approvato il Piano dei trasporti integrato 2025 (Prit). Per quanto riguarda Ravenna, è stato inserita nel piano la riqualificazione della Ravegnana. A proporla una mozione firmata da Lega Nord e Pd. Si chiede la riqualificazione del tratto della strada che è chiusa dal 25 ottobre scorso. Inoltre è stato inserito un tratto della tangenziale nord di Faenza (emendamento proposto dal Pd, con Manuela Rontini).  In previsione anche la realizzazione della variante alla statale 16 tra gli abitati di Camerlona, Mezzano e Glorie, sempre nel ravennate (emendamento a firma Mirco Bagnari del Pd).

Il documento prevede l’istituzione di una cabina di regia della mobilità regionale. Uno strumento che dovrà essere di supporto nelle scelte di pianificazione e di gestione dei sistemi di trasporto. Compito della cabina di regia sarà anche la promozione della standardizzazione delle variabili e delle loro modalità di rilevamento, così da facilitare la produzione di dati omogenei tra ambiti territoriali diversi, il confronto costruttivo tra realtà analoghe, il trasferimento di buone pratiche e della loro coerente valutazione.

Le fonti di finanziamento per i trasporti sono legate a stanziamenti statali e degli Enti locali, dai rientri tariffari (con un obiettivo nazionale sul rapporto ricavi/costi del 35%), da risparmi di recupero da produttività aziendale e da una certa capacità interna del sistema di autofinanziamento. Il Piano perciò prevede una spesa di 8.824 milioni di euro per il sistema stradale, 5.556 milioni per il trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile e 1.494 per il sistema logistico composto (piattaforma, porti, idrovia) per un totale, al 2025, di 15.874 milioni di euro. Questo sempre se tutte le azioni verranno attuate.

Dall’incontro tra natura e arti nasce Terrena: sei serate di suoni, letture e teatro

Dal 7 luglio all’1 agosto la seconda edizione del festival di land art in vari luoghi immersi nel verde per dare spazio alla voce di artisti e ambiente in un mix fra commissioni ad hoc e rielaborazioni e presentazioni site-specific

Orizzontale 52Dall’installazione ambientale alle performing art, dal sound design alla street art, senza tralasciare il concerto, la fotografia e il reading letterario: dal 7 luglio all’1 agosto nella Bassa Romagna seconda edizione per Terrena, la rassegna artistica promossa dall’Unione dei Comuni che nasce dall’incontro tra i luoghi incontaminati e l’arte, la musica e la storia, guardando ai fermenti delle arti contemporanee in Europa.

Sei appuntamenti in un mix fra commissioni ad hoc e rielaborazioni e presentazioni site-specific, nel corso dei quali la natura è palcoscenico e voce narrante. L’ingresso agli eventi è gratuito e ci sarà la possibilità di usufruire di punti ristoro dedicati. Tutti gli aggiornamenti e i dettagli tecnici saranno pubblicati sul sito www.terrenalandart.it e sulla pagina facebook Terrenalandart.

«La visione artistica di questa edizione – si legge nella presentazione – in particolare si ispira all’ascolto della natura tramite gli alberi. Gli alberi hanno spesso più anni degli esseri umani e se potessero parlare testimonierebbero la storia delle nostre comunità». In Bassa Romagna ci sono luoghi in cui possiamo riscoprire come sarebbe il mondo senza l’uomo, grazie alla presenza di aree protette di riequilibrio ambientale, nelle quali la natura è libera di svilupparsi.

Ogni serata prevede un’introduzione degli operatori e volontari del territorio, responsabili degli spazi. A seguire artisti di differenti discipline costruiranno un festival che ha l’intento di “farci rivedere” una natura che ci siamo disabituati a osservare, in particolare pensando alle tipicità della Bassa Romagna, al suo sviluppo storico, alla sua peculiare identità paesaggistica da riscoprire e valorizzare, da intendersi non come mera cornice ma come vero e proprio habitat che permette l’incontro dell’arte con pubblici differenziati.

Il primo appuntamento si svolge nel bosco di Fusignano domenica 7 luglio a partire dalle 19.30. Un’esperienza di teatro di narrazione per tutta la famiglia di Luigi D’Elia dal titolo “La grande foresta”, con picnic e la primitive music Machweo, una performance che unisce la visionarietà della musica sperimentale pura con le visioni di una natura selvatica e libera.

Il secondo evento sarà un concerto con visuals e installazione fotografica di Adriano Zanni e si terrà il 10 luglio alle 21.30 nella cornice del chiostro dell’ex Convento di San Francesco a Bagnacavallo. Il concerto Music for Wilder Mann è un evento speciale con due violoncelli ed una viola e gli strumenti elettronici di Teho Teardo in dialogo con le straordinarie fotografie di Charles Fréger. A ogni brano corrisponde una fotografia, altissima, verticale e minacciosa, una personificazione dei nostri timori, un totem i cui significati variano costantemente in base al nostro sguardo.

Il 15 luglio dalle 19 partirà il terzo evento ad Alfonsine a Fornace Violani, dove Tiziano Fratus racconterà “Giona delle sequoie” nello splendido e incontaminato contesto dell’oasi, accompagnato dalla musica di Adriano Zanni “Ricordo quasi tutto”, disco in cui gli alberi che si fanno bosco sono un fitto ammasso di ricordi e pensieri. Per partecipare è consigliato portare una stuoia per sedersi e una piccola torcia.

La seconda metà di luglio vedrà gli ultimi tre eventi in cui la rassegna di land art entra nel vivo con tre inaugurazioni artistiche.

Sabato 27 luglio alle 19 l’installazione “Forma sensibile” di Andreco al Parco del Loto a Lugo. Andreco è dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale sulla sostenibilità urbana e rurale e utilizza varie tecniche, dal disegno alla pittura, dalla scultura al video, che nelle esposizioni sono spesso combinate tra loro.

Domenica 28 luglio dalle 19 sarà la volta dell’inaugurazione di un’altra opera, “Alma al Viento” di Oscar Dominguez al Canale dei Mulini di San Patrizio a Conselice. Oscar Dominguez, già protagonista anche della prima edizione di Terrena, proporrà una nuova opera d’arte ambientale in dialogo con la natura.

La chiusura del festival a Massa Lombarda l’1 agosto a partire dalle 19 con l’inaugurazione di un’altra importante opera che resterà nel patrimonio artistico della Bassa Romagna. Sempre Andreco realizzerà nel Piazzale della ex bocciofila un nuovo dipinto murale a tema arboreo, un vero e proprio workshop di arte pubblica capace di lasciare anche nuove abilità fra i partecipanti (per partecipare comunicazione@unione.labassaromagna.it).

Terrena è un progetto del Servizio Promozione Territoriale, comunicazione e progettazione europea e del Servizio di Promozione Turistica dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. La Direzione artistico-organizzativa è stata affidata a Bronson Produzioni, Direzione artistica di Chris Angiolini con la consulenza di Lorenzo Donati, giornalista e critico, gruppo Altre Velocità. Lo sviluppo visual e comunicazione è curato dall’Agenzia Comunicattivi.

Partito il cantiere al teatro Rossini: completamento previsto per ottobre 2020

Progetto da 570mila euro per manutenzione straordinaria e consolidamento sismico

Teatro RossiniCon l’installazione dei ponteggi, cominciano oggi giovedì 27 giugno i lavori di manutenzione straordinaria e di consolidamento sismico al teatro Rossini di Lugo. Gli interventi previsti nel progetto, con un investimento complessivo di quasi 570mila euro, verranno realizzati in un lasso di tempo di sedici mesi, con inizio a fine giugno e ultimazione entro il mese di ottobre 2020.

I principali lavori prevedono opere antisismiche e di restauro. In particolare, le opere antisismiche saranno effettuate nella parte superiore delle murature longitudinali esterne (interessando le zone comprese tra il boccascena e la parte retrostante del palcoscenico), nelle murature del foyer del teatro, consolidando le pareti portanti perpendicolari alla facciata principale, e nella struttura del boccascena stesso. Le opere edili e di restauro riguarderanno il ripristino degli intonaci delle facciate esterne, nelle parti interessate dalle opere antisismiche e, all’interno, il ripristino degli intonaci del foyer e del boccascena con le tecniche del restauro architettonico-artistico.

Il progetto prevede inoltre opere meccaniche, elettriche, speciali e antincendio nonché relative al miglioramento degli apparati scenotecnici, per garantire l’efficienza degli impianti tecnologici e soddisfare il comfort interno dello storico, settecentesco, teatro comunale tipologicamente definito “barocco all’italiana”.

Esclusivamente durante l’installazione dei ponteggi ci saranno alcune modifiche alla viabilità. Dalle 8 di giovedì 27 giugno sarà chiuso largo Francesco Balilla Pratella e, salvo imprevisti, dalle 8 di venerdì 28 giugno sarà chiuso vicolo del Teatro.

Milena Baldassarri entra a far parte della famiglia dell’Aeronautica Militare

Ginnastica ritmica / Assieme all’intero gruppo delle “Farfalle”, la giovanissima stella ravennate è stata insignita del titolo di aviere scelto

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Prima da sinistra, Milena Baldassarri con la maglia dell’Aeronautica Militare

Stella in pedana e stella sul petto. Assieme alle ginnaste della squadra nazionale Letizia Cicconcelli, Anna Basta, Martina Santandrea e Agnese Duranti, l’individualista azzurra Milena Baldassarri è entrata a far parte della grande famiglia dell’Aeronautica Militare, l’arma di riferimento per la ginnastica ritmica e per l’artistica maschile. Dopo l’arruolamento del capitano Alessia Maurelli e di Martina Centofanti, oltre quello dell’altra individualista Alexandra Agiurgiuculese lo scorso settembre, l’intero gruppo delle “Farfalle” e la ravennate, vicecampionessa italiana nonché medaglia d’argento iridata al nastro a Sofia, sono state insignite del titolo di aviere scelto dell’Aeronautica Militare.

Come sottolineano i dirigenti nazionali, «la Federazione Ginnastica d’Italia è orgogliosa delle proprie ginnaste che, con gli importanti risultati internazionali – non solo i metalli pregiati, la squadra dell’allenatrice e direttrice tecnica Emanuela Maccarani ha già strappato il pass di qualificazione per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 – continuano a dare prestigio alla Federginnastica e a tutto il mondo dello sport italiano nonché a guadagnarsi l’ingresso nel Gruppo Sportivo di Vigna di Valle, tra le cui fila militano già molti atleti della FGI e altrettanti sportivi azzurri».

Sorride il Cral Mattei Ravenna: messa in archivio una stagione da incorniciare

Volley femminile / Grandi risultati e una crescita tecnica e numerica importante hanno caratterizzato l’annata sportiva 2018/19 della società bizantina. Maldini: «Quello di puntare sul settore giovanile dovrà essere anche in futuro il nostro obiettivo»

Volley Mattei Il Gruppo Degli Atleti
Il gruppo del Cral Mattei Ravenna al completo

E’ una stagione da incorniciare, quella che si è appena conclusa, per il Cral Mattei Pallavolo Ravenna. Tutte le squadre al via nella stagione sportiva 2018/2019 hanno, infatti, raggiunto risultati sportivi di tutto rispetto, grazie alla guida dei vari responsabili tecnici e all’abnegazione di tutte le atlete, facendo del club “industriale” un polo pallavolistico di grande spessore nel panorama cittadino. Un polo che oggi annovera 95 ragazze e che riesce a coprire tutte le categorie giovanili, a partire dal minivolley, allenato da Patrizia Prati, il gruppo più numeroso del club con 40 tesserate, per arrivare all’Under 18 di Elio Vallicelli, vincitrice del titolo provinciale e seconda in Prima Divisione con promozione in D sfumata nel playoff regionale. «Quello di puntare sul settore giovanile dovrà essere anche in futuro l’obiettivo della nostra società – sottolinea Enrico Maldini, responsabile del settore giovanile del club – offrendo alle ragazze un ambiente sano dove poter fare gruppo, condividere valori e praticare sport. Poi siamo ovviamente fieri anche dei risultati agonistici raggiunti, il nostro fiore all’occhiello della stagione appena conclusa è aver portato in palestra ben 95 ragazze di cui soltanto tre maggiorenni».

Per quanto riguarda i risultati, oltre al titolo provinciale dell’Under 18 conquistato dopo aver dominato la regular season, si segnala il comportamento della compagine Under 16 condotta da Stefano Carsetti che è riuscita a qualificarsi al primo posto al termine di un campionato provinciale equilibratissimo. Ciò le ha permesso di partecipare ai playoff dove si è classificata terza. La stessa squadra, composta quasi per intero da ragazze del 2004, ha ben figurato anche nel campionato CSI Under 18 categoria “eccellenza” dove si è classificata al secondo posto al termine dei playoff. Le ragazze della Seconda Divisione seguite da Gianluca Sarti hanno disputato un’ottima annata arrivando al terzo posto nel proprio campionato provinciale Fipav e ottenendo la promozione, al termine di playoff serratissimi, nel campionato CSI passando dall’Open all’Eccellenza. La squadra Under 14 gestita da Sara Gualtierotti ha ben figurato nei campionati disputati raggiungendo il quinto posto al campionato provinciale Under 13 (playoff sfiorati per un soffio) e arrivando seconde al termine dei playoff di CSI Under 14 del gruppo “qualificazione”. Completa il bel bilancio il gruppo del Minivolley che, oltre alla partecipazione a vari raggruppamenti e tappe S3, dove ha ottenuto promettenti risultati, ha ottenuto il primo posto nella categoria Green nella tappa S3 disputata a Faenza il 12 maggio.

Successi e piazzamenti ai campionati Libertas per il Centro Sub Nuoto Faenza

Nuoto / Ampio bottino di medaglie per la società manfreda nella competizione che si è tenuta a Chianciano Terme. Vittorie per Gaddoni, Rimini e Bruschi

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I giovanissimi atleti del Centro Sub Nuoto Club 2000 a Chianciano Terme

I portacolori del Centro Sub Nuoto Club 2000 sono tornati con un ampio bottino di medaglie dal 65° campionato nazionale di nuoto organizzato dal Centro Nazionale Sportivo Libertas con l’approvazione della Federazione Italiana Nuoto dal 20 al 23 giugno scorsi nella piscina comunale di Chianciano Terme, in provincia di Siena, e riservato alle categorie Esordienti C, Esordienti B, Esordienti A, Ragazzi, Juniores ed Assoluti (Cadetti e Seniores), femminili e maschili.

A mettersi in evidenza sono stati i nuotatori che hanno collezionato risultati da podio nei vari meeting organizzati nell’arco della stagione. Nella categoria Junior brillano il primo posto di Mattia Gaddoni nei 100 metri rana e il secondo di Simone Mazza nei 100 dorso. Le medaglie d’oro nella categoria Ragazzi sono arrivate da Edoardo Rimini e dalla staffetta 4×50 mista femminile (Maltoni, Gionta, Scalini e Neri), accompagnate dagli argenti nella 4×50 mista maschile (Mamini, Caggiano, Cristofori e Ranieri), di Lorenzo Caggiano e Gaia Gionta entrambi nei 100 rana. Mattatore tra gli Esordienti A è stato Nicola Bruschi vincitore nei 50 stile libero e nei 100 dorso oltre che secondo nei 100 stile libero e nella staffetta 4×50 misti assieme a Minardi, Rondinini e Fiorentini. Bella la prova della staffetta 4×50 mista maschile (Marziale, Tramonti, Ferrini e Gaddoni) giunta seconda nella categoria Esordienti B. A completare un quadro dipinto con ottimi risultati sono arrivate dieci medaglie di bronzo tra individuali e staffette.

Incidente all’incrocio vicino al Maria Cecilia Hospital: muore un motociclista

Ad avere la peggio un 58enne. A fuoco un’auto coinvolta nell’incidente

Polizia Locale Bassa RomagnaUn motociclista è morto in un incidente avvenuto attorno alle 20 di mercoledì sera (26 giugno) a Barbiano di Cotignola, all’incrocio tra la provinciale Felisio e via Madonna di Genova, a poca distanza dalla clinica privata Maria Cecilia Hospital.

L’uomo – stando alle prime informazioni un 58enne di Brisighella – era in sella a una Kawasaki quando si è scontrato con una Fiat Panda, invadendo la corsia opposta e andando a finire contro un’altra auto, una Citroen C3 che è andata poi in fiamme, con gli occupanti (mamma e figlio 18enne) fortunatamente già fuori dall’abitacolo.

Per il motociclista invece non c’è stato nulla da fare. La Felisio è stata chiusa al traffico dalla polizia locale della Bassa Romagna, impegnata per i rilievi.

Le foto della prima ravennate del Purgatorio delle Albe. I complimenti del sindaco

Lo spettacolo verrà messo in scena tutte le sere (tranne il lunedì) fino al 14 luglio

È partita martedì sera la messinscena ravennate del Purgatorio, seconda tappa della trilogia dantesca del Teatro delle Albe, a due anni dall’Inferno e in attesa del 2021, quando verrà presentato il Paradiso. Si tratta come noto di uno spettacolo “partecipato”, a cui partecipano da protagonisti centinaia di cittadini che hanno risposto alla Chiamata pubblica della compagnia ravennate.

Lo spettacolo è già andato in scena a Matera, nell’ambito della collaborazione con la Capitale Europea della Cultura 2019.

Nel capoluogo bizantino, nell’ambito del programma del Ravenna Festival (che coproduce il tutto), è in programma tutte le sere fino al 14 luglio (tranne il lunedì), con ritrovo alle 20 alla Tomba di Dante. Il clou poi è nuovamente al Rasi, sfruttando il grande cortile.

Ecco la lettera che il sindaco Michele De Pascale ha scritto a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari delle Albe dopo aver assistito alla prima ravennate.

Carissimi Ermanna e Marco,
ieri sera ho avuto l’enorme piacere di assistere alla prima del vostro Purgatorio.
Sono rimasto totalmente rapito da come, ancora una volta, siate stati capaci di farci vivere un percorso magico; abbiamo preso parte a molto più che a uno spettacolo teatrale, un’esperienza straordinaria, un meraviglioso incantesimo in cui ci è sembrato veramente di risalire la montagna dei vizi umani accompagnati da bravissimi attori – cittadini ormai diventati quasi professionisti – e soprattutto da tanti bambini che giocosamente ci puntavano il dito chiedendoci di superare i nostri limiti.
La vostra arte ha raccolto i versi di Dante e ne ha esaltato il profondo legame con la contemporaneità, il cui dipanarsi ricalca sorprendentemente lo spirito della Divina Commedia.
Un grande grazie a voi, al Teatro delle Albe, a Ravenna Festival e a tutti i ravennati che si sono lasciati affascinare e coinvolgere con grande entusiasmo dalla straordinaria avventura della Chiamata pubblica. Sono consapevole di essere sindaco di una comunità unica, di cui essere assolutamente fiero. 
Ermanna e Marco, per noi ravennati siete un grande orgoglio, non solo da oggi e per i vostri successi recenti. Ravenna sa che in queste serate nel giardino del Rasi ci sono due fuoriclasse assoluti del teatro contemporaneo italiano ed europeo.
Michele de Pascale

A Marina di Ravenna si balla in piazza e sul lungomare, tutti i mercoledì, gratis

Con la partecipazione delle scuole del territorio, tra latini, break dance e tango

LatinoA Marina di Ravenna partono i mercoledì di “Marina BELLABALLA”, il nuovo format targato Marina Flower.

Tutti i mercoledi di luglio e agosto si balla in piazza e per strada, con le scuole di ballo del territorio.

A Marinara – in piazza – ci sarà l’area dedicata al ballo latino, presieduto dalla scuola di ballo Dance Planet di Ravenna, dove i maestri Daniela Matassoni e Franco Manetti proporranno i passi e le note della Kizomba ed altri balli latini.

Il secondo punto ballo, dedicato alternativamente alla break dance e al tango, è previsto nella zona vicino alla movida estiva, in viale delle Nazioni, di fronte al Cafè del Mar, dove si alterneranno gli scatenati ragazzi della Break Dance di Ravenna (maestri Filippo Babini ed Alberto Mix Galluzzi) con i loro special guest (altre crew regionali maschili e femminili di break&street dance ed hip pop) e i tangheri della scuola Unotango con i maestri Maria Cristina Ruperto ed Eros Montaguti.

Questo il calendario:
– Tango (3 e 17 luglio – 7 e 21 agosto davanti al Cafè del Mar),
– Break dance (10, 24 e 31 luglio – 28 agosto davanti al Cafè del Mar),
– Kizomba (3, 10, 17, 24, 31 luglio – 7, 21 e 28 agosto in piazza Dora Markus a Marinara).

Dalle 21 si balla fino alle 24, con la possibilità di partecipare a momenti di apprendimento della danza, balli in gruppo ed esibizioni dei maestri delle scuole. La partecipazione è libera e gratuita.

Il lughese Cavina si dimette da vescovo di Carpi: «Gogna mediatica senza fine»

Le dimissioni del monsignore già accettate da Papa Francesco. Il fratello Fausto è stato vicesindaco di Lugo e presidente del consiglio comunale

Cavina390481 55057127Monsignor Francesco Cavina, nato a Faenza e residente a San Lorenzo di Lugo, si dimette da vescovo di Carpi (Modena). La rinuncia al governo della diocesi è stata già accettata dal Pontefice che ha nominato nuovo amministratore apostolico monsignor Erio Castellucci, arcivescovo metropolita di Modena-Nonantola. La notizia è contenuta nel Bollettino della Sala stampa vaticana ripreso dalle più importanti testate nazionali. Cavina ha ricoperto diversi incarichi di rilievo in Vaticano dove ha fatto parte della Segreteria di Stato. Il suo nome è stato coinvolto nella vicenda Vatileaks.

In una nota alla Diocesi, Cavina parla dei suoi sette anni a Carpi «segnati da continui tentativi di delegittimazione nonché negli ultimi tempi da intercettazioni telefoniche a seguito di denunce di presunti reati alla procura della Repubblica». E poi denuncia: «Ottenuta la completa archiviazione della mia posizione, la gogna mediatica a cui sono stato sottoposto non si è interrotta».

La famiglia Cavina è particolarmente nota nel Lughese. Il fratello del vescovo, Fausto, da tempo riveste incarichi di primo piano nella politica cittadina: è stato presidente del consiglio comunale di Lugo dove è stato eletto per la prima volta nel 1990 e in seguito rieletto più volte, dal 1999 al 2009 è stato in giunta comunale con i galloni di vicesindaco.

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