martedì
05 Agosto 2025

Lavori urgenti sull’E45, strada chiusa verso sud tra la Standiana e Casemurate

Interdetto al traffico per otto chilometri una carreggiata della Statale in direzione Cesena. Non ci sono indicazioni sulla riapertura

Cantiere, lavori in corso lugo

Continuano ad esserci disagi sulle strade ravennati.  Anas in una nota ha comunicato che, per consentire i lavori di manutenzione urgente della sede stradale, la carreggiata sud lungo l’E45 è chiusa al traffico nel tratto compreso tra il km 243,700 (svincolo di Standiana) e il km 235,000 (svincolo di Casemurate), nel territorio comunale di Ravenna. La viabilità in direzione sud/Cesena è pertanto deviata sulla rete viaria provinciale.

La società non indica quando l’autostrada sarà aperta, invitando gli automobilisti ad informarsi sul sito, nell’apposita app o al numero verde 800.841.148.

Rischio frana nel cantiere del viadotto, zona presidiata dalla protezione civile

Situazione sotto osservazione e senso unico alternato sulla provinciale 306 “Casolana”. Mercoledì mattina la Provincia deciderà come muoversi: non esclusa la chiusura della strada

Rischio FranaLa Provincia di Ravenna sta attentamente monitorando un tratto stradale della SP306 fra Riolo Terme e Casola Valsenio, all’altezza della “Riva della Botte”, area interessata dal cantiere per la costruzione del nuovo viadotto sulla Casolana. Questo quanto si legge in una nota dell’ente di piazza Caduti, firmata dal presidente Michele De Pascale, dal sindaco di Riolo Alfonso Nicolardi e dal primo cittadino di Casola, Nicola Iseppi.

«Le recenti nevicate e le insistenti piogge hanno provocato un movimento del terreno sovrastante la strada e per precauzione già da due giorni è in funzione un semaforo per obbligare al senso unico alternato del traffico», scrive la Provincia. 

Questa notte la zona sarà presidiata da personale della Provincia, dalla Polizia Municipale, dalla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna e dai volontari della Protezione civile di Riolo Terme al fine di sorvegliare eventuali movimenti pericolosi. Domani mattina –  7 marzo – la Provincia di Ravenna farà  approfondite valutazioni sul posto per valutare come operare per rimuovere il rischio di frana con il minor disagio possibile. Non sono esclusi disagi e chiusure temporanee del traffico stradale nel caso si aggravi la situazione.

Movimento 5 Stelle, Massimo Bugani ringrazia l’ex consigliera Francesca Santarella

Post del referente regionale, fedelissimo di Grillo, che potrebbe essere un primo passo verso il ritorno del simbolo in città

Movimento 5 StelleUn riconoscimento pubblico non da poco a Francesca Santarella quello che arriva dall referente regionale del Movimento 5 Stelle, Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna e fedelissimo ai vertici grillini. Santarella ha portato avanti a Ravenna la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle nell’anno che si ricorderà come quello in cui per la prima volta il Pd ha subito uno storico sorpasso in città. Vale la pena citare l’intero post di Bugani: « E anche a Ravenna abbiamo definitivamente svoltato. Con tanti saluti a chi ha fatto di tutto per affossare il M5S ravennate.  Un grande ringraziamento a Andrea Palli, Ilaria Ricci Picciloni e Francesca Santarella per il grande lavoro svolto. Il M5S di Ravenna deve molto a queste tre persone. A new day is coming».

Anche se Bugani non lo scrive esplicitamente, la polemica è rivolta al gruppo che era raccolto attorno all’ex capogruppo e candidato sindaco nel 2011, Pietro Vandini. Tra i due i rapporti non erano, negli ultimi tempi, idilliaci. A livello politico  è forse più interessante il tributo a Francesca Santarella, ex consigliera comunale del Movimento 5 Stelle e protagonista della divisione (in polemica con lo stesso Vandini) che nel 2016 portò alla scissione del movimento grillino ravennate e alla perdita del simbolo alle elezioni politiche. La “benedizione” del bolognese a Santarella –  insieme a due grillini doc come Palli e Picciloni – potrebbe essere il preludio ad un ritorno del simbolo pentastellato in città, appannaggio del meetup “A riveder le stelle” che Santarella ha messo in piedi dopo quella polemica.

Dopo le elezioni arriva ora una nota del meet up di Santarella in cui si festeggia lo «storico sorpasso» e un  «risultato indubbiamente straordinario anche per Ravenna, con uno storico sorpasso e percentuali prossime al 30%» .  Come gruppo di cittadini, «noi come altri gruppi presenti in città, abbiamo cercato di collaborare per quanto possibile al buon esito della campagna elettorale». Nella nota non mancano i ringraziamenti al candidato forlivese Alessandro Ruffilli e ai consiglieri comunali «Ilaria Ricci Picciloni di Cotignola ed Andrea Palli di Faenza, ed al referente regionale Massimo Bugani». Al risultato si brinderà il 9 marzo alle 18 al bar Fresco di via IV Novembre 51.

 

Il gattile di Lugo ha trovato una casa a 275 mici e ne ha operati una trentina

Ridotta molto la mortalità dei felini: solo 14 decessi, otto per incidenti stradali e sei per malattie infettive. Decisivi gli interventi effettuati

Gatto 620Complessivamente sono 343 i gatti che l’Enpa ha assistito e curato nell’infermeria felina di Bizzuno. A questi si aggiungono 8 lattanti curati presso le abitazioni dei volontari per la necessità di essere alimentati a brevi intervalli. Una trentina gli interventi chirurgici e circa 270 gli interventi per sterilizzazioni. Più di 800 invece i gatti gestiti quotidianamente dai volontari nelle 75 colonie dell’Unione dei Comuni.

Sul fronte adozioni sono stati 275 i gatti dati in affido. Inoltre, si è rilanciata la formula delle adozioni a distanza per alcuni gatti presenti in infermeria felina che difficilmente sarebbero andati in famiglia perchè bisognosi di cure e alimentazione particolari. Sono 24 i gatti che si erano persi e che sono stati restituiti ai legittimi proprietari grazie soprattutto alle condivisioni sui profili social della sezione.

Un dato molto interessante riguarda il numero dei decessi, 14, di cui 6 per malattie infettive virali e 8 per i postumi di incidenti stradali. La riduzione della mortalità è strettamente legata agli interventi effettuati presso l’infermeria (stanza per la quarantena, stalli esterni) e alle scrupolose procedure sanitarie seguite dagli operatori.

«La nostra associazione – afferma il èpresidente Elio Geminani – è ormai diventata un punto di riferimento per problematiche attinenti gli animali. Quello che vorrei sottolineare è che la nostra sezione locale è composta esclusivamente da volontari che quotidianamente si impegnano per la tutela degli animali in diversi ambiti. I numeri traducono la mole di lavoro svolto in un anno. Dietro questi numeri – prosegue Geminiani – ci sono storie, decisioni e interventi effettuati dai nostri volontari per il bene degli animali’.

Un’iniziativa che ha riscosso apprezzamento da parte dell’opinione pubblica è stato il salvataggio nel periodo pasquale di due cuccioli dal mattatoio, uno di pecora (Ester) e l’altro di capra (Lina). «Purtroppo -ricorda l’Enpa – vanno annoverati anche episodi deprecabili come quello avvenuto a Voltana a danno di una gatta randagia colpita da diversi pallini sparati da una carabina ad aria compressa che l’hanno resa paraplegica. Inoltre, la gattina stava allattando i suoi cuccioli, tutti salvati e dati in adozione. Nonostante le segnalazioni, non si è arrivati ad identificare l’autore di questo ignobile gesto. Speriamo – conclude Geminiani – che con il costituendo nucleo di Guardie Zoofile si arrivi a tutelare maggiormente gli animali attraverso un’opera di prevenzione e repressione contro il loro maltrattamento».

L’elenco degli animali soccorsi comprende tra gli altri – 3 ricci, 2 civette, 1 allocco, 4 tortore, 2 pipistrelli, 2 piccioni e diversi merli e storni andando a formare un gruppo molto nutrito. Il numero delle segnalazioni è di oltre 700 suddivise tra telefonate, mail e messaggi ricevuti sulla pagina Facebook e hanno riguardato richieste di affidi, richieste di aiuto per smarrimento animali e per recupero animali in difficoltà, colonie feline, informazioni sul volontariato, informazioni legali, accertamenti per casi di maltrattamento.

La sezione lughese si occupa quotidianamente della cura ed alimentazione di circa 150 animali al Parco Pertini di Cotignola suddivisi tra capre, porcellini d’India, conigli, cigni, oche, anatre, galline e pavoni.

Infine la sezione lughese si è fatta promotrice di un costante dialogo istituzionale con le amministrazioni comunali, ha promosso una campagna sull’importanza della sterilizzazione felina che ha coinvolto l’Unione dei Comuni, organizzato moltissimi banchetti tematici di raccolta fondi e organizzato eventi per la divulgazione di informazioni e sensibilizzazione del cittadino sul rispetto e la tutela del mondo animale (campagna sterilizzazioni , giornata nazionale contro l’abbandono, feste degli Amici Cucciolotti, letture animate per i più piccoli, sfilate canine, giornata nazionale degli animali, raccolte cibo e aperture straordinarie dell’infermeria felina).

Buche create dal maltempo, il Comune: «Oltre 2 milioni di euro per riparare i danni»

L’amministrazione garantisce che ci sarà una seconda fase per la riasfaltatura. Confronto aperto con Anas, il sindaco chiede all’azienda di intervenire nelle strade di sua competenza

BucheGli operai sono a lavoro per mettere una toppa all’emergenza buche. Poi si procederà con interventi più stabili, vale a dire una riasfaltatura delle vie più martoriate dalla pioggia. In sostanza i famosi “operai che riempiono le buche a badilate” – secondo l’espressione che più viene utilizzata in bar e social network – sono coloro che in questo momento, in effetti, stanno eseguendo un «riempimento delle buche con asfaltature a freddo», come spiega la nota dell’amministrazione comunale. Si tratta di un intervento tampone per garantire un minimo di sicurezza a cui seguiranno  «interventi di manutenzione, il prima possibile, quando le condizioni meteorologiche consentiranno di intervenire con la massima efficacia». Questa la tabella di marcia, spiegata dall’assessore a Lavori pubblici e Mobilità Roberto Fagnani, con la quale il Comune sta affrontando le criticità presenti sulla propria rete viaria a seguito delle recenti situazioni di maltempo.

«Attualmente – continua Fagnani – il bilancio 2018 contiene nel fondo manutenzione strade risorse per due milioni di euro e la maggior parte saranno impiegate per il ripristino delle strade danneggiate dal maltempo. Nel frattempo, durante la giunta di oggi, abbiamo disposto il prelevamento dal fondo di riserva dei quattrocentomila euro che sono stati necessari durante gli eventi meteorologici della scorsa settimana per ripristinare le normali condizioni di viabilità. In totale i mezzi impiegati sono stati 105 e gli addetti hanno lavorato tra le 5.600 e le 5.700 ore”.

Michele De Pascale ammette che l’ondata di maltempo si è andata a inserire «in un quadro non proprio ottimale di cui eravamo consapevoli già prima. La nostra amministrazione, fin da quando si è insediata, ha aumentato in maniera costante le risorse per la manutenzione delle strade. Ovviamente in questo momento, ma anche nelle prossime occasioni di bilancio, siamo chiamati a destinare risorse aggiuntive per compensare rispetto al danno straordinario che si è verificato».

Aperto anche il confronto con Anas: «In questi giorni ho parlato anche con i vertici dell’azienda perché, se ciò che è avvenuto sulle nostre strade presenta criticità oggettive, ma anche una buona qualità di risposta in termini di gestione dell’emergenza, la situazione sulle statali – Classicana, Romea, Adriatica, Ravegnana e parte di via Trieste verso Marina – presenta un quadro non più tollerabile; tutto ciò mettendo insieme i disagi, le mancate risposte all’emergenza neve, il supporto che l’amministrazione è stata costretta a dare e anche alcuni ritardi ormai ingiustificabili in alcuni cantieri, uno su tutti la rotonda tra Adriatica e Ravegnana». Il sindaco ha chiesto al prefetto un incontro  «urgente con Anas» per chiedere risposte «chiare e impegni cogenti» a fronte del quale Comune e Provincia darebbero la propria disponibilità  «in termini di assunzione di responsabilit».

Oltre cento mezzi sono stati impiegati per liberare la viabilità cittadina dalla neve che è stata accumulata in punti d i raccolta appositi.  Per il disgelo sono state impiegate 274, 67 tonnellate di materiale, di cui 262, 17 tonnellate di sale e 12, 5 di fuxor, un fondente speciale per il ghiaccio e la neve, che offre notevoli vantaggi rispetto al sale tradizionale, ma ha un costo più elevato (5 volte maggiore) ed è pienamente efficace solo in condizioni di bassa umidità.

Prendeva denti d’oro tra le ceneri delle cremazioni e li vendeva: becchino arrestato

Decine di casi sospetti dal 2014 a oggi: il nome dell’operatore compare nei registri di alcuni compro oro della città

Cimitero Faenza
Il cimitero di Faenza

Dopo la cremazione dei cadaveri raccoglieva eventuali pezzi d’oro tra le ceneri (quasi sempre denti ma anche anelli) e li rivendeva ai compro oro. È l’accusa mossa dalla procura di Ravenna contro un 50enne becchino dipendente di Azimut in servizio al forno crematorio di Faenza: l’uomo è stato arrestato ieri, 5 marzo, e dovrà rispondere di peculato in quanto incarito di pubblico servizio e sottrazione di parti di cadavere. Sono stati denunciati e sequestrati anche i due negozi compro oro che hanno acquistato il materiale portato dal necroforo. La normativa prevede che dopo la cremazione dei defunti le ceneri vengano posizionate nelle urne cinerarie mentre i resti debbano essere considerati rifiuti speciali da smaltire secondo una precisa disposizione.

Secondo gli inquirenti la condotta illecita andrebbe avanti almeno dal 2014 e sarebbero decine i casi sospetti: nei registri dei banchi oro della città manfreda il nome dell’uomo compare con frequenza. Di solito si presentava con pezzi da circa 10-15 grammi ognuno – in genere parzialmente anneriti dopo essere stati sottoposti ai 1.200 gradi della temperatura per la cremazione – che fruttavano qualche centinaia di euro ogni volta o in alcuni casi anche solo qualche decina.

L’indagine coordinata dal sostituto procuratore Angela Scorza è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Faenza a partire da una segnalazione. Il primo riscontro è arrivato proprio dai negozi compro oro che mostravano le frequenti transazioni. È cominciato quindi un periodo di osservazioni e pedinamenti, sul lavoro e fuori. Nella giornata di ieri l’indagine è arrivata alla svolta: è scattata la perquisizione e il ritrovamento di una decina di denti nel suo armadietto nello spogliatorio al lavoro ha fatto scattare l’arresto in flagranza. L’ispezione dei militari si è  spostata poi nell’abitazione dell’uomo, che vive alla periferia di Faenza con la moglie, dove è stata trovata una vasta quantità di oggetti cimiteriali di varia natura: «Sarà necessario un minuzioso lavoro di verifica, per questo l’intera abitazione è sotto sequestro», ha spiegato il capitano Cristiano Marella, comandante della compagnia manfreda.

Come detto, il 50enne lavorava per Azimut, società a controllo pubblico (il 60 percento è di Ravenna Holding) che si occupa di servizi cimiteriali ma anche di gestione del verde e parcheggi. Il procuratore capo Alessandro Mancini ha sottolineato che verranno compiuti «accertamenti capillari» sui dirigenti responsabili dell’arrestato per accertare se «sono stati fatti tutti i controlli necessari visto che parliamo di un comportamento che andava avanti da anni».

Il quadro completo degli eletti a Camera e Senato nei collegi di Ravenna

Proporzionale: Errani a parte, nessun ravennate inserito nei listini la spunta. C’è speranza per la grillina Francesca Savelli nel caso in cui Giulia Sarti non riuscisse a chiarire la questione dei rimborsi e decidesse di dimettersi

montecitorio cameraIl ministero dell’Interno ha ufficializzato i nomi degli eletti nei listini del proporzionale dando il quadro definitivo dei nomi che nei prossimi giorni si dirigeranno a Roma. La pattuglia degli eletti  si aggiunge a quella dei deputati  che andranno a Roma in forza alla loro elezione all’uninominale e che erano già stati ufficializzati lunedì 5 marzo: per il Pd il senatore Stefano Collina e il deputato Alberto Pagani. Eletto nel collegio che comprende il Faentino e buona parte della provincia di Forlì anche il deputato Dem Marco Di Maio. Nonostante la sconfitta a Bologna, sarà  una presenza di peso al Senato l‘ex governatore Vasco Errani, che grazie al seggio preso da Leu al proporzionale corona una lunga carriera politica con l’arrivo a Roma. Per LeU non sono stati invece rieletti Giovanni Paglia e Andrea Maestri.

Proporzionale:  gli eletti alla Camera

Nel collegio romagnolo in cui è inserita Ravenna ha visto lo storico sorpasso della coalizione di centrodestra sul centrosinistra. Sono stati eletti Galeazzo Bignami, consigliere regionale bolognese, per Forza Italia e Jacopo Morrone, forlivese e segretario della Lega Nord Romagna. Non ce l’hanno fatto le ravennati Donatella Donati – consigliere comunale lughese candidata per FI – e Samantha Gardin, capogruppo della Lega in Comune a Ravenna. Entrambe erano al secondo posto nel listino.

Per il centrosinistra due eletti nel Pd:  Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali, che era stato sconfitto nell’uninominale nella sua Ferrara ma viene salvato dall’essere capolista nel proporzionale. Eletta, sempre nelle fila del Pd, anche Giuditta Pini, deputata del Pd e originaria di Carpi.

Il Movimento 5 Stelle elegge la riminese Giulia Sarti e Carlo Ugo de Girolamo, professore all’Università di Forlì. C’è in questo caso un risvolto interessante: su Sarti pende ancora la spada di Damocle del procedimento interno aperto dal Movimento su di lei riguardo al caso dei rimborsi. Lei ha promesso che, nel caso la situazione non sia chiarita, si dimetterà non appena eletta. Dal 17 febbraio la riminese, che era già entrata in Parlamento nel 2013, non fa dichiarazioni pubbliche. Nel caso dovesse dimettersi entrerà in Parlamento Francesca Savelli, attivista faentina e terza nel listino.

Proporzionale: gli eletti al Senato

Di Vasco Errani abbiamo detto. Al plurinominale in Senato, che oltre alla Romagna, comprende anche Ferrara e Bologna, la Lega Nord elegge Lucia Borgonzoni e Maurizio Campari (la russiana Maria Marabini era terza in lista). Per Forza Italia entra Anna Maria Bernini, volto noto del partito a livello regionale e  per il Pd l’ex sindaco di Imola Daniele Manca e Teresa Bellanova (brindisina che ha perso all’uninominale nella sua Regione). Per il Movimento 5 Stelle eletti Michela Montevecchi, già senatrice bolognese, e il riminese Marco Croatti.

Le aziende offrono 50 posti di lavoro, Ecipar (Cna) organizza i corsi di formazione

La società che si occupa di consulenza e assistenza alle imprese cerca partecipanti a percorsi pianificati partendo dalle reali richieste di risorse

Worker Repairing Solar Power PanelCorsi professionali organizzati sulla base di quanti posti di lavoro offrono le aziende per determinate figure e quindi occupazione sicura. È il progetto avviato da Ecipar, la società di emanazione della Cna di Ravenna, che ha come obiettivi la costruzione di percorsi di formazione, assistenza e consulenza alle imprese e cerca le professionalità che mancano alle aziende clienti, attraverso corsi mirati e con i nuovi servizi dedicati al lavoro appena partiti.

Il quadro delle opportunità disponibili è descritto da Flavio Bergonzoni, responsabile di Ecipar: «Attraverso i nostri corsi professionalizzanti, in questo momento abbiamo fino a 50 posti di lavoro messi a disposizione dei disoccupati dalle aziende partner. I corsi sono finanziati dalla Regione e si basano sulla disponibilità delle imprese ad assumere».

Partiranno a breve due corsi che non richiedono particolari titoli di studio per entrare in selezione, ma il possesso delle competenze richieste dalle imprese, evidenziabile dal curriculum e dai test e colloqui previsti in ingresso: uno a Faenza, per operatore meccanico dell’industria 4.0, l’altro a Ravenna, per la formazione di operatori per le cure estetiche. I posti di lavoro disponibili sono 24.

Un’opportunità di alto livello è rivolta ai diplomati e riguarda il corso Its di Istruzione Tecnica Superiore, alla cui realizzazione Ecipar collabora, che a Ravenna forma il tecnico superiore per la gestione e la verifica degli impianti energetici. «Il corso Its da questa edizione consente a chi supererà gli esami di accedere in soli due anni alle professioni dell’impiantistica maturando i requisiti di legge. Si sono liberati alcuni posti – spiega Bergonzoni – perché gli allievi del corso Its sono molto richiesti dalle imprese e alcuni hanno già trovato lavoro. Così abbiamo riaperto eccezionalmente le iscrizioni: sarebbe un peccato perdere questa opportunità». Le aziende partner della Fondazione Its Tec-Territorio Energia Costruire nel territorio ravennate sono oltre 100 e ogni anno il corso Its porta al lavoro nelle aziende fino a 25 studenti diplomati al quinto livello europeo. I profili dei candidati ai corsi sono di inoccupati o disoccupati, che intendano costruirsi una professionalità di sicuro interesse per le imprese oppure che debbano riqualificarsi o riconvertirsi professionalmente.

Per i candidati che risultano già pronti all’inserimento in impresa – senza bi­sogno di corsi – Ecipar ha lanciato il Servizio per il lavoro. Sono decine le imprese che cercano nuovi collaboratori, si offre l’opportunità di ricevere un supporto competente per trovare i profili adatti alle mansioni richieste. Per chi cerca lavoro o vuole cambiarlo, il servizio al lavoro è un’ottima opportunità di farsi conoscere dalle imprese del territorio che cercano professionalità già pronte e trovare nuove possibilità lavorative grazie all’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, oppure sono previsti anche altri servizi come l’orientamento al lavoro, la ricerca attiva, l’accompagnamento all’avvio di impresa.

Giovanni Paglia di Leu non ce l’ha fatta: non tornerà in Parlamento

Il deludente risultato di lista non ne ha permesso l’elezione, nonostante una candidatura che sembrava “blindata”

PagliaNon ce l’ha fatta Giovanni Paglia, candidato nelle liste di Leu al proporzionale alla Camera. Il quarantenne ravennate, che usciva dal suo primo mandato da parlamentare dopo l’elezione nel 2013 tra le file di Sel, si è distinto in questi cinque anni per il lavoro fatto all’opposizione dei governi a guida Pd ed è stato tra coloro che hanno dato vita al progetto di Sinistra Italiana (di cui è tesoriere) che ha poi aderito al progetto Leu guidato da Pietro Grasso e insieme agli ex Pd in vista di queste elezioni. Come noto il nuovo simbolo della sinistra ha ottenuto un risultato ampiamente al di sotto delle aspettative sia a livello nazionale, sia a livello regionale. E così, nonostante Paglia fosse candidato in più collegi in quella che doveva sembrare una posizione sicura anche in caso di un risultato deludente, il ravennate bancario non ce l’ha fatta. Il complesso conto dei resti ha fatto scattare l’elezione di Pierluigi Bersani, candidato a Bologna. Leu è riuscito comunque  a portare un ravennate in Senato, l’ex Pd Vasco Errani, che è invece stato eletto.

Sempre in casa Leu un altro ravennate non è riuscito nell’impresa di tornare in Parlamento, Andrea Maestri che era candidato al Senato in Umbria in una posizione già dall’inizio più incerta. Maestri già ieri in un post su Facebook ha ringraziato tutti quelli che hanno condiviso con lui la campagna elettorale, parlando del risultato di Leu alle urne come «obiettivamente disastroso in tutta Italia». E auspicando per il futuro una sterzata di «radicalità e freschezza che finora sono mancate» al progetto.

«Che fallimento il concorso sugli stradelli. E servirebbero giudici di chiara fama»

Le critiche al Comune di Ravenna dell’architetto Rambelli (Nuovostudio) e degli ordini professionali sulla riqualificazione delle aree retrodunali e sul nuovo palazzetto

Emilio Rambelli
Emilio Rambelli

Emilio Rambelli, architetto ravennate di Nuovostudio, è stato inconsapevole protagonista dei due principali progetti messi in campo dalla nuova amministrazione di Ravenna in questi anni e di cui abbiamo parlato sul numero di fine febbraio del nostro giornale.

A inizio 2017 è lui infatti a coordinare un gruppo di giovani architetti (tra cui Giovanni Mecozzi dello stesso Nuovostudio, Angeli e Brucoli, Burroni e Dapporto, Paolo Lazzarini e Cavejastudio) che, incaricati da alcuni imprenditori balneari, ha redatto una bozza di progetto preliminare dei nuovi stradelli retrodunali dei lidi ravennati, immaginati pedonali e con passerelle in legno, tra Marina di Ravenna e Punta Marina.
Pochi mesi dopo il Comune ha bandito il concorso internazionale appena assegnato in via provvisoria (a questo link i dettagli del progetto vincitore), a cui Nuovostudio però non partecipa, così come nessuno degli architetti coinvolti. Chiediamo a Rambelli il motivo.
«Si trattava di un concorso infattibile per noi, troppo gravoso, con una mole di lavoro spropositata, in particolare per giovani architetti come quelli coinvolti inizialmente nel progetto. D’altronde le sole 4 proposte complessive arrivate al Comune (vedi in fondo all’intervista, ndr), a fronte di concorsi internazionali per progetti del genere nel resto d’Italia con 100 o 200 partecipanti, la dicono lunga sul fallimento del bando. In questi casi secondo me sarebbe stato necessario prevedere una prima fase aperta a tutti in cui presentare un’idea: tre, quattro tavole in tutto, per poi selezionare le più interessanti e sviluppare il progetto vero e proprio. Per gli stradelli di Ravenna invece si è chiesta un’ipotesi progettuale per un’area molto vasta, nove lidi, e indefinita, senza aver consultato preventivamente le altre istituzioni coinvolte o i bagnini. Ma la critica che mi sento di fare in primis è quella relativa alla composizione della giuria: non si può fare un concorso di livello internazionale e poi lasciare la decisione finale ai soli dipendenti del Comune, senza entrare nel merito della loro professionalità. In questi casi servono giurati di chiara fama ed esterni. Ma tutto questo in sostanza è spiegato bene dalle osservazioni al bando che gli ordini professionali di architetti e ingegneri hanno fatto qualche mese fa (vedi sempre qui sotto in fondo all’intervista di Rambelli, ndr)».

Nuovostudio è anche l’autore di un progetto preliminare per un nuovo palazzetto all’interno dell’area del Pala De André. «Fummo interpellati insieme all’architetto Giardini (di Spaziodue, ndr) su sollecitazione di un privato (il concessionario dello stesso De André, ndr), ma credo che per un’opera di queste dimensioni sia doveroso fare un concorso di architettura, allo stesso modo giudicato da una giuria all’altezza. Non voglio assolutamente mettere in discussione le competenze tecniche degli uffici comunali (sarà infatti il Comune, come noto, a progettare il nuovo palazzetto, ndr), ma qui stiamo parlando di opere di architettura che lasceranno un segno nella città e mi dispiace che a procedere in questa direzione, disconoscendo il valore artistico di un edificio, riducendolo al solo fatto tecnico, sia l’ente pubblico che invece dovrebbe dare l’esempio. Mi piacerebbe che si desse possibilità in particolare ai giovani di poter lavorare. Ce ne sono tanti bravissimi sul territorio che sarebbe bello mettere alla prova. Il Comune potrebbe poi seguire in ogni caso le fasi attuative occupandosi della fase esecutiva e della direzione lavori».

Quattro i progetti presentati per i nuovi stradelli: lavori nel 2019

RAVENNA 20/07/2010. CONFERENZA DI PRESENTAZIONE PROGETTI STRADELLI
Uno dei progetti per gli stradelli retrodunali vincitori del concorso di idee bandito dal Comune nel 2010, finiti nel dimenticatoio

Sono quattro i progetti presentati al concorso internazionale di progettazione per “la riqualificazione delle fasce retrodunali gli stabilimenti balneari e dei relativi stradelli di accesso”. Uno di questi non ha superato la soglia di sbarramento e quindi gli altri tre si sono suddivisi i 100mila euro circa di premio previsto. Dietro al vincitore provvisiorio (in attesa di ufficializzazione) di cui parliamo a questo link, si spartiscono equamente circa 30mila euro il progetto “Paesaggi connessi” dell’architetto Fran­cesco Ceccarelli (Forlì-Cesena), secondo, e “Innesti di paesaggio” della bolognese Stigea, al terzo posto.
Una volta ufficializzata la graduatoria, si passerà alla stesura del progetto esecutivo e successivamente del bando di gara per assegnare i lavori che secondo le previsioni dell’Amministrazione potrebbero partire dopo l’estate del 2019.
Nel 2010 il Comune bandì sullo stesso tema un concorso di idee (non di progettazione) a cui parteciparono 6 progettisti: i primi due si spartirono circa 40mila euro di premio. Ma i progetti non furono mai portati avanti per mancanza di fondi (quelli regionali previsti inizialmente sono stati poi destinati ad altri comparti).

Gli ordini degli ingegneri e degli architetti contestano il Comune per stradelli e palazzetto

Burri
Il Grande Ferro di Burri al Pala De André

Gli ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia di Ravenna contestano le «procedure di progettazione» scelte dal Comune di Ravenna per i due principali progetti annunciati dall’Amministrazione per questa legislatura: la riqualificazione delle aree retrostanti gli stabilimenti balneari e il nuovo palazzetto dello sport. E lo fanno in una lettera inviata al sindaco Michele De Pascale a fine ottobre, i cui principi (ci dicono al telefono dall’ordine degli ingegneri) restano tuttora validi.
In particolare gli ordini contestavano il concorso internazionale di progettazione bandito per le aree retrodunali, arrivando a chiederne la sospensione. Diverse le critiche, riferite in particolare alla complessità e alla vasità dell’area di intervento, con tanto di previsioni azzeccate. Gli ordini infatti auspicavano procedure «agili e snelle» con «pochi elaborati da presentare» in modo da favorire un’ampia partecipazione di progettisti e garantire così «la massima qualità progettuale». In realtà il bando del Comune prevedeva invece un’ipotesi progettuale più complessa rispetto a un normale concorso di idee e secondo gli ordini anche per questo motivo sono stati solo quattro i progetti presentati. Ancora più netta la diversità di vedute sul nuovo palazzetto, che il Comune ha deciso di progettare internamente, senza quindi ricorrere ad alcun concorso rivolto a professionisti. Una scelta contestata al tempo perfino dall’ex assessore del Comune, l’architetto Guido Guerrieri (che sostiene tra l’altro questa maggioranza con la lista Insieme per Cambiare), che su Facebook commentò la decisione con un post eloquente: «Oggi a Ravenna l’architettura è morta»…

Buche sull’Adriatica, ci risiamo: due corsie chiuse sul ponte sulla Faentina

In entambe le direzioni si viaggia solo nella corsia di sorpasso: voragini pericolose per la circolazione sul lato destro

Buche Stradali 620x330Il maltempo non dà tregua al territorio ravennate e l’asfalto delle strade continua a mostrare tutta la sua inadeguatezza: sul ponte della statale Adriatica che scavalca la Faentina a Fornace Zarattini si viaggia solo in corsia di sorpasso in entrambe le direzioni. Le corsie di marcia a destra infatti sono state chiuse al transito per via di buche troppo ampie e quindi pericolose per i veicoli. Al momento non sono noti i tempi di eventuali interventi da parte di Anas. Nelle scorse settimane, come noto, era stata presa la stessa decisione per altri tratti della statale 16 nel territorio comunale di Ravenna.

Barattoni (Pd): «Sconfitta inaspettata nelle proporzioni. Ora serve una riflessione»

Il segretario provinciale del Partito Democratico non si nasconde dietro ai parlamentari eletti a Ravenna: «La nostra proposta politica non è stata sufficientemente chiara ed è stata bocciata»

Baratt
Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd a Ravenna

Alessandro Barattoni risponde al telefono dopo una giornata concitata di riflessione all’interno del partito. Il segretario provinciale del Pd si trova a governare una delle fasi più delicate del partito. Unica consolazione: pur perdendo migliaia di voti il Pd a Ravenna ha retto meglio che altrove in Romagna ed è riuscito comunque ad eleggere i tre candidati all’uninominale. «Saranno parlamentari di opposizione e non più di maggioranza – dice Barattoni – ma si tratta comunque di una rappresentanza importante».

Il segretario sa che non basta. Perché un tempo Ravenna era collegio sicuro per la sinistra, ora Alberto Pagani, Marco Di Maio e Stefano Collina sono riusciti ad entrare in Senato per pochi voti. «A livello nazionale aspettavo che avessimo almeno quattro o cinque punti percentuali in più. Anche in provincia speravo che il partito facesse meglio», ammette Barattoni. Il segretario minimizza anche, visti i risultati, la scissione di Liberi e Uguali, che dalle nostre parti veleggia attorno al 4,5 percento anche se nelle sua fila milita l’ex governatore Vasco Errani. «Anche il loro dato è più basso di quanto mi attendessi».

Cosa si fa ora? Sulle probabili dimissioni di Matteo Renzi Barattoni non si pronuncia, preferendo spostare il tema su un altro punto: «Ci sono stati una serie di risultati elettorali deludenti che devono farci riflettere. Dobbiamo ripensare e arrivare ad proposta politica che sia chiara ed efficace. Dobbiamo stare attenti a non dire che gli elettori non ci hanno capiti, sono le nostre idee che non sono state sufficientemente chiare».

Sul territorio la tendenza ha rimarcato l’andamento nazionale: «Si è votato il simbolo. Quello del Movimento 5 Stelle oggi è fortissimo, tanto che a Ravenna ha avuto un ottimo risultato nonostante non ci sia in pratica un gruppo dirigente né candidati locali». In ogni caso un po’ di analisi territoriale il Pd ravennate la farà, anche sulla scorta dei risultati che lo vedono soccombere fuori città, dove un tempo raccoglieva molti voti. Si partirà già nei prossimi giorni – dice Barattoni -, quando sarà riunita la direzione provinciale e «in quella sede decideremo come ripartire». Il tono è di quelli che sembrano presagire la necessità di un lungo percorso.

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