Processo Terremerse, Vasco Errani: «Emerge la mia correttezza»

Le motivazioni della Cassazione, che ha deciso un nuovo appello:
«Nessuno ha ricevuto pressioni dall’ex presidente della Regione»

La sentenza di condanna in appello non dà evidenza del dolo di Vasco Errani, ex presidente Emilia-Romagna, accusato di falso ideologico nel processo Terremerse: «Non solo non è stata acquisita la prova positiva dell’istigazione addebitata all’Errani, ma tutte le persone coinvolte a vario titolo», non solo i coimputati, «hanno escluso di avere ricevuto da Errani esplicite o velate pressioni» per alterare la relazione oggetto del falso. Lo scrive la Cassazione – qui citiamo un’agenzia dell’Ansa – che ha deciso un nuovo appello (vedi articoli correlati, con anche i dettagli della vicenda).

«Leggo gli stralci pubblicati dall’Ansa delle motivazioni della sentenza della Cassazione che mi riguarda – ha commentato Errani su Facebook –. In attesa di una lettura completa del testo posso dire con soddisfazione che emerge, come ho sempre sostenuto, la correttezza e la trasparenza della mia condotta. Ora attendo con serenità e fiducia il prossimo appello».

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