«Insulti dal sindaco su fatti inventati Da noi nessuna accusa a Delrio»

Il Gruppo Zuccherificio replica alle accuse di «fanghiglia» da Matteucci
per il dossier sulle mafie in regione: «Il ministro fu ascoltato dal pm…»

«Il sindaco Matteucci ha letto il libro prima di dare il via a offese e congetture nei nostri confronti?». Lo chiedono Massimo Manzoli e Gaetano Alessi, rappresentanti dell’associazione Gruppo dello Zuccherificio e tra gli autori del dossier “Tra la via Aemilia e il West” che aggiorna il panorama delle infiltrazioni mafiose in regione anche alla luce del maxi processo in corso contro le cosche ‘ndranghetiste «con notizie di cronaca già conosciute all’opinione pubblica da anni» (iI dossier sarà presentato a Ravenna al circolo Arci Dock61, giovedì 25 febbraio alle 20.30 con la presenza degli autori).

Il primo cittadino di Ravenna, commentando il testo attraverso una nota inviata alle redazioni, ha parlato di «degenerazione estremista e in definitiva maniacale, frazione pur minoritaria del movimento di persone, associazioni e istituzioni che combattono le mafie. È ciò che mi è venuto in mente leggendo la fanghiglia pubblicata da il Gruppo dello Zuccherificio».

Gli autori del lavoro respingono gli attacchi con una motivazione piuttosto semplice: il sindaco li accusa di qualcosa che in realtà non compare nell’opera. Il sindaco afferma: «Delrio non ha mi preso parte a nessuna processione in omaggio a boss della ‘ndrangheta». Manzoli e Alessi rilanciano: «Sfidiamo chiunque a trovare questa frase, dopo aver letto il testo, anche semplicemente a trovare la minima assonanza. Il sindaco quindi s’inventa di sana pianta tutto il ragionamento, dispiace che nessuno abbia fatto lo sforzo di verificare quanto detto».

Ma allora da dove nasce il tutto? «Il fatto storpiato dal sindaco di Ravenna si riferisce ad una visita dell’allora sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio a Cutro per una processione religiosa. Cutro è la patria di Nicolino Grande Aracri e del suo clan attualmente alla sbarra nel maxi processo Aemilia, che contesta alla ndrangheta tra l’altro la presenza massiccia economica e mafiosa di quella cosca con epicentro proprio a Reggio Emilia e provincia. Per quella visita l’attuale ministro Delrio fu sentito dalla magistratura che gliene chiese conto. Seguendo il ragionamento di Matteucci è fanghiglia anche il magistrato Pennisi che condusse quell’interrogatorio?».

Alessi e Manzoli provano a dare un’interpretazione di quanto accaduto in chiave politica: «Crediamo che il tutto possa essere ricondotto ad una triste polemica da campagna elettorale, dato che a Ravenna si va in tornata amministrativa, dalla quale per il rispetto di tutti coloro che conducono la lotta alla mafia ogni santo giorno, non abbiamo intenzione di farci buttare dentro». Vale la pena ricordare che Manzoli è portavoce di Ravenna in Comune, la neonata lista che raccoglie diversi soggetti di sinistra candidando a sindaco Raffaella Sutter contro il Pd.

Il Gruppo dello Zuccherificio sostiene la diffusione del dossier “Tra la via Aemilia ed il West” come strumento di informazione per conoscere i fatti e gli antefatti di quello che oggi, nella nostra regione, è sotto gli occhi di tutti con il processo Aemilia che porta alla sbarra la ‘ndrangheta con epicentro a Reggio Emilia e i suoi 147 rinviati a giudizio.

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