Lega e LpRa all’attacco sulla gestione del canile chiedono garanzie per il futuro

Dopo la visita dei Nas al canile e l’indagine per ipotesi di maltrattamento l’opposizione accusa e interroga la giunta

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Uno dei cani ospiti al canile che desta le preoccupazioni degli animalisti

“Ravenna può subire ancora per molto la mala gestione di questa giunta? E’ questa la domanda che rivolgiamo a tutti i ravennati, sostenitori del sindaco De Pascale o meno di fronte all’ennesimo caso che riguarda il canile di Ravenna. Una questione particolarmente odiosa perché riguarda dei poveri animali che non possono difendersi, ma anche risorse pubbliche spese male”. Dopo il question time già preparato da Massimiliano Alberghini, la Lega Nord, con una nota a firma dello stesso Alberghini e di Samanta Gardin, capogruppo e segretaria provinciale del Carroccio, torna all’attacco dopo l’ispezione dei Nas al canile municipale durante la quale sono stati sequestrati (ma non prelevati) in via cautelativa tre carcasse e due animali vivi dei sessanti presenti nella struttura per accertamenti. E questa volta è un attacco soprattutto politico: “Ma ciò che è peggio – ribadiscono – sono l’arroganza e l’irresponsabilità con cui la Giunta affronta qualunque suggerimento o segnalazione gli arrivi dall’opposizione. L’11 aprile scorso in commissione Ambiente e sanità – spiega Alberghini – ho chiesto chiarimenti sulla situazione del canile, dopo aver presentato un question time sullo sviluppo al suo interno del Parvovirus, ma le risposte che ho ottenuto sono state del tutto insufficienti, oltre a smentire categoricamente qualsiasi problema. Ho poi personalmente incontrato l’assessore Baroncini Gianandrea mostrandogli lo stato del canile in base alle segnalazioni attendibili che mi erano pervenute. Una cosa assurda: nulla era stato fatto per arginare il problema”. Gardin rincara la dose contro un’amministrazione cittadina che, a suo dire, “non osserva né le più elementari norme di protezione e di benessere animale, di cui il sindaco detiene la responsabilità, né le norme vigenti in materia, nazionali e regionali. Anche questo “caso” del canile ormai gli sta scoppiando nelle mani. E, come detto, è particolarmente odioso e va contro una sensibilità diffusa, oltre che essere sindacabile dal punto di vista di come sono gestite le risorse pubbliche dedicate al canile. Dopo l’intervento dei Nas al canile ci aspettiamo le scuse della Giunta e dal Pd. Oltre a pretendere che ogni atto, ogni attività e ogni spesa che riguarda il canile siano spiegate diffusamente e chiaramente e che, di qui in avanti, al centro della gestione della struttura ci sia il benessere e la tutela degli animali”.
E sul tema interviene anche Alvaro Ancisi, di Lista per Ravenna. che annuncia a sua volta un question time sul tema, raccogliendo in particolare le sollecitazioni dell’associazione animalista Clama. Ancisi racconta dell’ispezione effettuata il 27 novembre scorso della commissione consigliare e ricorda come l’11 aprile scorso, in una seconda seduta, siano state mostrate sono state mostrate ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’Ausl presenti, preposti al servizio, numerose foto di cani “pelle ed ossa”, chiedendo che fosse effettuato un sopralluogo sanitario al canile stesso onde verificarne le cause e disporre di conseguenza. A seguito di ciò, l’associazione ambientalista Clama di Ravenna, racconta ancora Ancisi “ha trasmesso il 27 aprile ai medesimi servizi del Comune e dell’Ausl rappresentati in tale seduta 11 fotografie dei cani ospiti del canile, dei quali “era stato evidenziato lo stato di sofferenza”, affermando anche che le foto erano “sicuramente in difetto”, chiedendo se il sopralluogo fosse stato fatto e con quali risultati. È la stessa domanda che, essendo di evidente interesse pubblico, rivolgo ora al sindaco. Nella lettera del 27 aprile, Clama aggiungeva che “nel frattempo tre dei cani di cui alle foto allegate, tra i  più penosi da guardare, Rocky, Flex, Boris (deceduto ieri non si sa di che cosa), sono stati ricoverati/nascosti in infermeria , per essere curati, alimentati correttamente, non lo sappiamo , ma nel caso in cui la strategia operativa applicata dal veterinario fosse giusta i  risultati si dovrebbero  vedere in fretta ed essere per forza migliorativi. Il pitt nero Lucky era già ricoverato da tempo in infermeria  essendo anziano e sensibile al freddo, adesso è ridotto come lo vedete. Vi invitiamo pertanto cortesemente a fornirci risposte in merito”. Ed è questa un’altra domanda che Ancisi rivolge a De Pascale. Infine, conclude il capolista di LpRa: “Nell’attesa che le indagini giudiziarie compiano il loro corso, rinviando obbligatoriamente a dopo gli accertamenti interni all’amministrazione comunale, appare fin d’ora doveroso che la Giunta comunale affronti per tempo, in vista dell’imminente scadenza dell’attuale appalto per la gestione del canile ad un’impresa cooperativa privata, la necessità di prevedere una profonda revisione del modello e delle modalità in corso. Chiedo al riguardo quali siano le intenzioni del sindaco, alla luce degli approfondimenti ad oggi compiuti dai competenti apparati di amministrazione e di gestione a lui facenti capo”.

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