Trent’anni dopo, un Governo senza emiliano-romagnoli. Bonaccini polemico su Twitter

Il Presidente della Regione: «Siamo primi per crescita ed export, disoccupazione tra le più basse e tra i territori più attrattivi… Buongiorno»

Foto Farricella Per Festa Dell'Unità Modena 2016

Stefano Bonaccini

«Siamo prima Regione per crescita, per export, con disoccupazione tra le più basse nel Paese e tra le prime per attrattività a livello europeo. Nessun ministro emiliano-romagnolo. Buongiorno». Così sul proprio profilo twitter, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nel giorno del giuramento del Governo Conte.

Negli ultimi esecutivi (Gentiloni e Renzi) – fa notare in un’agenzia l’Ansa – la pattuglia emiliano-romagnola era di quattro ministri (Franceschini, Poletti, Delrio e Galletti). L’ultimo governo Berlusconi non aveva ministri della regione al momento del giuramento, anche se, in corso di mandato, venne nominata la bolognese Annamaria Bernini alle Politiche europee.

Per trovare un governo senza ministri dell’Emilia-Romagna bisogna risalire al governo De Mita del 1988. I successivi due governi Andreotti non avevano ministri emiliano-romagnoli, ma il sottosegretario alla presidenza del consiglio, il ferrarese Nino Cristofori, sedeva in consiglio dei ministri come segretario.

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