Un bambino di Ravenna di 7 anni sarebbe stato cacciato da un Bed & Breakfast di Roma, a pochi passi dal Vaticano, perché autistico. La denuncia arriva direttamente dalla madre in una testimonianza raccolta dal giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti sul suo blog miofiglioautistico.it.
Elena ha raccontato a Nicoletti di essere arrivata a Roma con il temporale «e mio figlio era scosso per il viaggio. Quando abbiamo scaricato le valigie mio figlio si è buttato più volte a terra e a quel punto il titolare del bed&breakfast ha iniziato a indispettirsi». E a quel punto il titolare della struttura avrebbe detto alla donna che gli altri ospiti avrebbero potuto lamentarsi per il chiasso provocato da mio figlio «e a quel punto lui avrebbe dovuto chiamare i carabinieri».
Elena rivela di aver prenotato 4 mesi fa comunicando che il figlio è autistico, ma il titolare «ci ha fatto capire che era meglio se ce ne andavamo da lì. E abbiamo trascorso la notte a casa di parenti ad Ardea, che dista ben cinquanta chilometri da Roma».
Il giorno dopo il bambino di 7 anni ha dovuto affrontare un day hospital – che era il motivo del viaggio nella capitale – ma è risultato stressato e scosso e il neuropsichiatra ha trovato difficoltà a osservarne i comportamenti, così che la trasferta ha rischiato di essere vanificata.
La storia comincia a girare – rivela poi il sito web – e qualcuno, per sincerarsi che non sia stato un fraintendimento, telefona al B&B, chiedendo di voler prenotare una stanza per un’altra famiglia, sempre con un bambino autistico. Dall’altra parte del telefono viene raccontato l’ episodio del giorno precedente, esattamente come era stato riferito dalla madre, specificando che se il bambino ha gli stessi comportamenti sarebbe meglio che scegliessero un altro posto, che gli altri clienti potrebbero lamentarsi.
