E alla Caritas ora si possono adottare anche le famiglie povere ravennati

Già una cinquantina i nuclei aiutati da benefattori che restano anonimi E due famiglie straniere ben inserite stanno aiutando gli italiani…

I numeri dei report annuali della Caritas (vedi articoli correlati) lo certificano già da tempo: la povertà sta colpendo anche sempre più ravennati. Famiglie che si sono ritrovate senza stipendi, senza lavoro, e che non arrivano più a fine mese. Così la stessa Caritas è da più di un anno che, oltre a continuare a fornire il proprio aiuto quotidiano, sta portando avanti un progetto nuovo, quello delle cosiddette adozioni non più a distanza, nei paesi del Terzo mondo, ma «a vicinanza». Con questo progetto si dà la possibilità di offrire un sostegno economico, in modo continuativo tutti i mesi o anche solo una tantum, a una famiglia in difficoltà che vive sul territorio ravennate.

Del progetto ne parla anche il Corriere Romagna in edicola oggi, venerdì 21 agosto, che rivela come siano una cinquantina finora le famiglie aiutate, che non conoscono i nomi dei loro benefattori e viceversa. Un anonimato a garanzia di entrambe le parti. E sempre il Corriere racconta anche alcune belle storie di solidarietà, come le due famiglie straniere, di immigrati ora inseriti bene professionalmente, che stanno aiutando due famiglie di italiani. O le tre amiche che hanno deciso di non farsi più regali ma di “adottare” nuclei in difficoltà. A donare, dice la Caritas, sono più che altro persone normalissime, con un lavoro stabile o una buona pensione, mentre latitano i facoltosi.

Per qualsiasi informazione in merito e per adottare una famiglia (proprio questo è un periodo importante visto che sta per iniziare la scuola e le spese aumentano) ci si può rivolgere al centro di ascolto Caritas di Piazza Duomo 12 dal lunedi al sabato dalle 9 alle 12 (info 0544-213677).

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