L’82 percento dell’energia per le attività di Hera proviene da rinnovabili

La multiutility presenta il reporto Energie per il clima. In provincia di Ravenna il 33 percento dei residenti ha raggiunto la neutralità dal carbonio

I consumi interni di energia del gruppo Hera sono scesi del 6,8 percento rispetto al 2013 e oggi l’82 percento dell’energia elettrica utilizzata dalla multiutility per alimentare le proprie attività è di natura rinnovabile.

Per quanto riguarda i contratti luce sottoscritti da tutti i clienti residenziali a mercato libero, la percentuale delle forniture di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili sale al 100 percento. Considerando gas e luce insieme, inoltre, i clienti che grazie alle offerte verdi della multiutility hanno già raggiunto la neutralità di carbonio sono ormai il 26,9 percento, e nel ravennate toccano il 33.

Sono dati contenuti nella seconda edizione del report Energie per il clima presentato da Hera che prosegue l’impegno per la riduzione delle emissioni climalteranti complessive, con l’obiettivo di una riduzione del 37 percento entro il 2030.

Nella provincia di Ravenna, tra le iniziative di efficientamento energetico sul territorio significativi gli interventi di riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione a Cervia-Milano Marittima e Lugo da parte di Hera Luce, fra i primi gestori in Italia in questo settore. Fra i progetti di sviluppo di  soluzioni nell’ambito delle “energie pulite”, rientra quello di valutazione per l’applicabilità di tecnologie CCS (Carbon Capture and Sequestration) per catturare la CO2 prodotta dai termovalorizzatori e lo stoccaggio in giacimenti offshore esauriti di Eni, per giungere in futuro alla completa neutralità carbonica degli impianti. Degno di rilievo il memorandum siglato da Hera, Amministrazione comunale, Ravenna Holding, Start Romagna e Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile per sviluppare a Ravenna la filiera dell’idrogeno verde e produrre energia rinnovabile per il trasporto pubblico locale.

Importanti anche i risultati ottenuti presso lo stabilimento di Alfonsine di Fruttagel, grazie al protocollo Hera Business Solution, in base al quale la multiutility mette a disposizione delle aziende le proprie competenze con una proposta integrata multiservizio ‘chiavi in mano’ di soluzioni energetiche, idriche e ambientali sostenibili, studiate per le singole imprese.  Per la primaria azienda nazionale del settore agro-industriale alimentare, in grado ogni anno di procedere alla trasformazione industriale di 160 mila tonnellate di frutta e verdura, è stato redatto nel 2021 il secondo Circular Economy Report che ha evidenziato: dal punto di vista dell’efficienza energetica, la diminuzione del 40% dell’energia consumata per la gestione del depuratore, evitando così l’emissione di 307 tonnellate di CO2 in un anno.

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