Scuola, gli esami di maturità ai tempi del Covid – FOTO

Percorsi segnalati, gel per le mani, mascherine per i commissari. Colloqui da un’ora

Sono iniziati ieri (17 giugno) anche nel Ravennate gli esami di maturità. Quest’anno, come noto, l’esame di Stato consiste soltanto in una cosiddetta interrogazione rinforzata, ossia in un colloquio orale che possa eventualmente supplire al mancato svolgimento delle prove scritte.

I candidati sono esaminati da una Commissione d’esame, composta da 6 docenti tutti interni che hanno seguito i maturandi nel corso dell’anno scolastico, ad eccezione del presidente, un esterno designato dal ministero.

Colloqui molto più lunghi del solito, circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente, consegnato per email entro il 13 giugno e assegnato dai docenti entro il 1 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi sarà la volta dell’analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno in sostituzione della prima prova scritta; segue poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta della ministra Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il lockdown.

Anche i crediti saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale. Il voto massimo finale resta 100 su 100 e si potrà ottenere la lode, ma non sarà possibile festeggiarla con baci e abbracci nella scuola.

Questo inedito esame di maturità è infatti contraddistinto dalle regole del distanziamento stabilite dal Comitato Tecnico Scientifico. Tutti coloro che entreranno nelle scuole devono mostrare un’autodichiarazione che attesti il proprio stato di salute e soprattutto di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena. All’ingresso degli edifici non viene rilevata la temperatura corporea, nè è obbligatorio portare i guanti ma soltanto utilizzare i gel messi a disposizione dalle scuole.

Anche negli istituti ci sono percorsi segnalati e differenziati per l’entrata e l’uscita. Per ogni maturando non ci potrà essere più di un accompagnatore, segno che quest’anno al massimo un genitore potrà assistere all’esame. Tutti all’interno degli edifici scolastici dovranno mantenere una distanza di almeno due metri l’uno dall’altro: i commissari dovranno indossare sempre la mascherina, i maturandi, invece, potranno abbassarle durante il colloquio vero e proprio rimanendo a due metri di distanza dai commissari.

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