Pedalando con Olindo da Russi a Sant’Alberto

Partenza alle 10 di domenica 26 giugno

Guerrini in biciNel centenario della scomparsa di Olindo Guerrini, il tradizionale appuntamento in natura proposto dal Ravenna Festival, in collaborazione con Trail Romagna, sarà su due ruote. Abbandonato il concerto trekking, formula utilizzata nelle passate edizioni, si passa alla bicicletta, un’autentica passione per il poeta e letterato di Sant’Alberto. “In bicicletta con Olindo“ è la giornata proposta dal festival, il 26 giugno, a zonzo per le aie tra parole, musica e cibi dimenticati. Quarantotto chilometri da palazzo San Giacomo di Russi, con partenza al mattino (ore 10), fino all’arrivo fissato all’argine del fiume Reno a Sant’Alberto nel tardo pomeriggio, il tutto passando per Traversara, Villanova di Bagnacavallo, Mezzano, Savarna. L’itinerario prevede una serie di tappe poetiche e culinarie, sempre in onore della multiforme opera di Guerrini, capace di prendere il sembiante di Lorenzo Stecchetti nella doppia produzione in dialetto e in italiano.

A indirizzare il viaggio in bici il giornalista e storico del territorio Pietro Barberini. A guidare la narrazione Giuseppe Bellosi. «Abbiamo deciso di proporre i tanti aspetti dell’opera di Guerrini – spiega lo studioso, interprete e poeta –  e per farlo non potevamo tralasciare il copioso repertorio in musica. Con gli strumentisti Stefano Martini al violino, Egidio Collini alla chitarra, Fabio Gaddoni al violoncello e con il soprano Elisabetta Agostini alterneremo le letture alle esecuzioni di romanze e di poesie di Guerrini musicate da Francesco Paolo Tosti, maestro di canto della regina Margherita, che nel 1880 fu invitato a Londra e incaricato dalla regina Vittoria di curare gli intrattenimenti di corte. Guerrini compose anche testi pensati per la musica, il brano Sogno è tuttora nei repertori di cantanti come Bocelli. Verranno eseguite anche musiche di Lehár e Offenbach e Carlo Brighi, il leggendario Zaclén, inventore del liscio romagnolo. Leggerò brani in prosa autobiografici sulla passione per la bicicletta e liriche in dialetto».

Guerrini fu un prosatore brillante e un genio multifome. Visse a Bologna dal 1865, dove divenne direttore della biblioteca universitaria, ma continuò a partecipare alla vita politica ravennate come consigliere e assessore comunale, intrattenendo un fitto carteggio con l’avvocato Poletti, principe del foro ravennate. Nell’estate del 1903 con il figlio intraprese un viaggio in bicicletta da Ravenna, verso Bologna, poi Milano, il Piemonte fino al Monte Rosa per poi al ritorno proseguire per Padova, Venezia e Trieste. Un’esperienza raccontata all’interno dei Sonetti Romagnoli, volume pubblicato postumo dal figlio, in seguito divenuto rettore dell’università di Bologna. Lorenzo Stecchetti, nacque dalla fantasia di Guerrini, come cugino cagionevole morto di tisi, autore della raccolta Postuma. Opere di enorme successo di pubblico, pubblicate da Zanichelli, in Romagna oscurate solo dalla notorietà dei Sonetti romagnoli, editi nel 1920. Tra gli alias di Guerrini brilla anche Argia Sbolenfi con il quale pubblicò le Rime con prefazione di Lorenzo Stecchetti.

Torre TraversaraEd è per inseguire lo spirito di Guerrini che il percorso si snoderà tra la casa Torre di Traversara, aperta al pubblico per l’occasione, l’Ecomuseo delle erbe palustri di Villanova di Bagnacavallo, il museo etnografico Segurini di Savarna, la casa Guerrini di Sant’Alberto e l’argine del Reno, con arrivo alle 17. Un viaggio accompagnato dalle proposte della maestra di cucina Giorgia Lagosti. «Saremo presenti in tre tappe proponendo un ristoro itinerante ai partecipanti, composto da un antipasto di salumi, formaggi e piadina con farina di farro, cereale in uso ai tempi di Guerrini al posto della farina di grano tenero molto più costosa; poi come seconda proposta e seconda tappa ci sarà un risotto al carciofo moretto e guanciale di mora romagnola, in omaggio ai prodotti del territorio; e infine all’argine del Reno chiuderemo con una ricetta di Guerrini, ovvero carni grigliate ripassate in padella con cipolla, aglio e pomodoro e dolci da credenza, ciambella e crostate. La cucina offerta da Guerrini, era tendenzialmente povera, come documentato nel volume L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa, ma ha ancora un grande valore. Spetta a noi conservare le tradizioni e non farle morire. Certo è necessario reinterpretare le ricette in termini di grammature e di resa delle materie prime. Il nostro stile di vita non è quello di 150 anni fa».

Per la biciclettata è prevista anche una partenza su due ruote da Ravenna, alle 8.30 dalla Biblioteca Oriani, poi il gruppo si congiungerà con i partecipati a palazzo San Giacomo per iniziare il percorso poetico.

In serata a palazzo San Giacomo di Russi l’omaggio a Guerrini proseguirà con un altro spettacolo, ovvero La Lunga notte romagnola con un recital in dialetto e in lingua di Ivano Marescotti, dai testi di Guerrini/Stecchetti e a seguire musiche e danze con le orchestre di “nuovo“ liscio romagnolo di Moreno Il Biondo & Orchestra Grande Evento e Mirko Mariani & Orchestra eXtraliscio. 

In conclusione ecco le parole del poeta, dedicate alla bicicletta. Dal componimento L dei Sonetti Romagnoli: …A sintemia lighedi al pall d’i znocc / E andemia adesi da la gran stracona / Cvirt da la porbia e cun e’ sol in t’i’ occ. / Mo quand a fossom a la Camarlona / E a sintessom i virs d’i premm ranocc / A rugiè: «Forza da la Zabariona!». «Sentivamo la rotule inchiodate / e andavamo piano per la grande stanchezza, / coperti di polvere e col sole negli occhi ./ Ma quando fummo alla Camerlona / e sentimmo i canti delle prime rane / io gridai: «Forza, all’osteria della Zabariona!».

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