Otto minuti di partenza con oltre 7mila persone alla Maratona dei record 

A Ravenna vince il marocchino Younnes Zitouni in 2 ore e 24

Youness Zitouni vince la XVIII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte in 2:24:54. Alle spalle del marocchino della Valchiese il connazionale Smail Charfaoui (2:25:21) dell’Edera Forlì e terzo il riminese Gianluca Borghesi dell’Atletica Avis Castel San Pietro in 2:30:24, che conquista anche il titolo italiano Master M35. 
Nelle donne a trionfare è la forlivese Anna Spagnoli in 2:46:04, dietro all’atleta dell’Edera Forlì SilviaTamburi (2:50:31) dell’Atletica Avis Perugia e la croata Nikolina Sustic (2:51:03) della Sljeme Zagreb.

A conquistare la mezza maratona è Ahmed Nasef, l’atleta italiano ma di origine marocchina dell’Atletica Desio, che stacca il tempo di 1:07:43, davanti al marocchino Rachid Benhamdane della Dinamo Sport (1:08:35) e all’italiano Pasquale Robert Rutigliano dell’Olimpiaeur Roma (1:09:34), terzo.
Tra le donne vince Emanuela Massa del Cambiaso Risso Running Team in 1:21:39, seconda Cristina Marzioni dell’Atletica Potenza Picena (1:22:06), terza la marocchina Hassane Janet (1:22:56) dell’Lbm Sport Team.

A tagliare per primo il traguardo della non competitiva Almaverde Bio GoodMorning per gli uomini è l’abruzzese ma residente in città Saturnino Palombi, secondo il ravennate Davide Tirelli e per le donne la padovana Sofia Peruzzo al suo debutto a Ravenna.

Tra i 3.000 che si sono divertiti a correre la 10,5 km anche l’assessore allo Sport attuale Roberto Fagnani e l’ex Guido Guerrieri, mentre quello al Turismo ha finito per disputare la mezza, mentre il consigliere comunale Rudy Gatta ha mantenuto fede alla sua promessa e ha corso la maratona.

Sono stati premiati anche l’atleta più giovane e più vecchio della maratona: il polacco 21enne Lukasz Majcher (1995) e l’85enne Antonino Caponetto (1931).

Tante le emozioni per la maratona, una partenza infinita, di 8’39”, quasi quattro minuti in più dello scorso anno. Sotto l’arco del via hanno sfilato quasi 7.000 persone, che sembravano non finire più. Le magliette, i palloncini, i fischetti e le parrucche hanno colorato l’atmosfera di una giornata fredda, ma con il sole.

Numeri da capogiro per la XVIII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte, 8.000 circa le presenza totali considerando tutte le gare previste nel week-end, dalla Conad Family Run con oltre mille ragazzi, alle due competitive con 3.500 (1.600 maratona e 1.900 mezza) all’Almaverde Bio GoodMorning Ravenna con più di 3.000 iscritti, tra cui 600 ragazzi delle scuole. Quarantacinque invece le nazionalità presenti, 10 in più del 2015.
Quest’anno la maratona era abbinata ai campionati Italiani Master, assegnati dalla Fidal.

«Sono molto contento – commenta un sorridente Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club che organizza l’evento – aumentiamo i numeri ogni anno. Ricevere apprezzamenti e complimenti fa piacere, sentirsi dire che abbiamo fatto divertire molta gente oggi mi riempie di orgoglio. Alla vigilia ero teso e dubbiso, invece sono soddisfatto della marea di gente che si è riversata in città per correre. L’essere riusciti a coinvolgere tanti ravennati alla 10,5 km è molto positivo. Significa che il vento è cambiato, speriamo che continui così. I risultati sono mutati, ma abbiamo dovuto lottare. Ringrazio tutti gli sponsor e i volontari».

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