Agata e Davide, ravennati in lizza in Istria per la Capitale della cultura 2025

Direttori artistici della compagnia ErosAntEros, sono autori del progetto per un Centro teatrale internazionale a Pirano

ErosAntEros Davide Sacco Agata Tomsic

ErosAntEros, Davide Sacco e Agata Tomsic (foto Ales Rosa)

A suo tempo, hanno partecipato fra innumerevoli soggetti dello spettacolo in Romagna alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura 2019, ora sono in prima fila con un loro, importante, progetto teatrale per una nuova sfida, questa volta in Slovenia, nazione selezionata per esprimere una delle capitali culturali del continente nel 2025.

Si tratta di Agata Tomšič e Davide Sacco, direttori artistici della compagnia teatrale ravennate ErosAntEros e di “Polis Teatro Festival” a Ravenna, da un anno coinvolti nella candidatura di “Piran-Pirano 4 Istria” a Capitale Europea della Cultura 2025 con un progetto che prevede la creazione di un Centro Internazionale Istriano delle Arti Performative Contemporanee con la loro direzione artistica.

Si tratta della candidatura congiunta dei quattro comuni della costa slovena – Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano –, ora in finale. Un percorso condiviso e partecipato, che coinvolge inoltre 10 città dell’Istria croata, Muggia, Trieste e la Regione Veneto, per un totale di 57 progetti con 512 partner internazionali distribuiti in 41 Paesi. Il titolo del dossier di candidatura di Piran2025 è Onda del cambiamento pensando a un rinnovamento generale del pianeta ma anche della cultura e delle arti, che sia di buon auspicio per una nuova ondata di artisti.
La città slovena che si aggiudicherà il titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 verrà resa nota domani, venerdì 18 dicembre.

ErosAntEros sono una parte portante del progetto: a loro è stata affidata l’ideazione, lo sviluppo e la direzione dell’IICPAC – Istrian International Contemporary Performing Arts Centre, all’interno del quale sono riusciti a coinvolgere alcune tra le più importanti istituzioni teatrali d’Europa, nonché gli artisti e maestri che più hanno segnato il loro percorso.

Manifesto Pirano CEC 2025Tra i 29 partner, troviamo, solo per citarne alcuni: Schaubühne (DE), Théâtre National de Strasbourg (FR), Théâtre National Wallonie-Bruxelles (BE), Théâtre National du Luxembourg (LU), Trafó – House of Contemporary Arts (HU), Hrvatsko narodno kazalište (HR), Bitef Festival (RS), MESS International Theatre Festival (BA); artisti di fama internazionale come Thomas Ostermeier, Milo Rau, Ivica Buljan, Fabrice Murgia, l’Odin Teatret, ma anche artisti italiani come la Socìetas Raffaello Sanzio, il Teatro delle Albe, Virgilio Sieni, il Festival di Santarcangelo e il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Il Centro Internazionale Istriano per le Arti Performative Contemporanee – situato nell’ex magazzino del sale Monfort a Pirano (Slovenia) – produrrà e programmerà spettacoli multidisciplinari, multilingue e multiculturali, laboratori, masterclass e progetti partecipativi; coniugherà sviluppo (del pubblico e del territorio), formazione (di professionisti e spettatori), produzione e programmazione (di artisti internazionali e locali) realizzando progetti fortemente orientati verso l’Europa.

In particolare, tra il 2023 e il 2025 l’IICPAC produrrà tre grandi spettacoli partecipativi di ErosAntEros in tre diversi siti del patrimonio industriale della costa slovena: due classici teatrali che saranno riscritti attingendo alla storia locale e alle storie personali dei suoi cittadini e una terza grande opera collettiva, risultato dell’incontro di queste storie con il lavoro di cinque drammaturghi di diverse nazionalità. Un processo partecipativo della durata di un anno per ciascuna performance che, come Agata Tomšič e Davide Sacco confidano, darà alle persone la possibilità di entrare in contatto tra loro e con i traumi della propria storia, attraverso l’esercizio collettivo della creazione artistica.

«Si tratta di un progetto ampio e complesso, in cui abbiamo investito molte energie in questo 2020 di spettacoli saltati e posticipati, dimostrando finalmente quali sono le nostre vere potenzialità di direttori artistici avendo il giusto supporto e sostegno, come ancora non abbiamo avuto occasione di fare in Italia – affermano Agata e Davide–. Qualunque sarà l’esito abbiamo imparato molto da questa esperienza e rafforzato notevolmente i nostri rapporti internazionali. Siamo pertanto grati per la fiducia a Piran2025 e continuiamo a incrociare le dita per la sua vittoria».

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