L’annuncio dopo il fallimento dei tentativi di un centrodestra unito. La prossima settimana presentazione della lista e del programma

Fallito ogni tentantativo di sfidare il ricandidato sindaco uscente Michele de Pascale con una ampia formazione di centrodestra, anche Alberto Ancarani, storico e inossidabile esponente di Forza Italia, ha deciso di scendere in campo da solo per conquistare la poltrona di sindaco di Ravenna alle amministrative di ottobre.

L’annuncio è avvenuto con il placet della senatrice Anna Maria Bernini e la benedizione del Cavaliere: nel simbolo elettorale del partito spicca infatti la scritta “Berlusconi per Ancarani”.

Ma il politico ravennate, per quanto riguarda il gioco delle alleanze, non getta però completamente la spugna e “provoca” Lega e Fratelli d’Italia che hanno deciso di appoggiare il civico Filippo Donati, auspicando di poter rimescolare le carte e chiedendo ritirare quella scelta per accordarsi su di un candidato comune di tutto lo schieramento di centrodestra. Nel caso si aprisse una trattativa seria – fa capire Ancarani – sarebbe disposto a ritirare anche la sua di candidatura.

Ma in realtà il fronte che dovrebbe competere contro De Pascale e il centrosinistra è spaccato nei confronti degli elettori in quattro opzioni: Ancarani, per l’appunto, che a breve dovrebbe presentare una lista a suo sotegno e il programma; Donati con la sua lista e l’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia; Veronica Verlicchi della Pigna con altre liste affiancate e, non da ultima, la storica formazione d’opposizione Lista per Ravenna di Alvaro Ancisi, che deve ancora ufficializzare la presenza alle amministrative.

Calcolando anche la miriade di liste che col Pd convergono su De Pascale, il frazionamento dei partiti della sisnistra radicale che corrono separatamente, e qualche altro marginale gruppo politico autonomo, il primo turno delle elezioni municipali 2021 a Ravenna risulta affollato come non si era mai visto in passato.