mercoledì
20 Agosto 2025

Il ravennate Marco Martinelli premiato a Parigi dai critici teatrali francesi

Per il suo libro sulla “non-scuola”. «Dedicato agli adolescenti»

Martinelli PremiazioneNella mattinata di oggi, lunedì 11 ottobre, si è svolta al Théâtre National de la Danse di Chaillot a Parigi, uno dei quattro Teatri Nazionali della capitale, la cerimonia dei prestigiosi premi 2020\21 (Palmarès des Prix de la critique de théâtre et de danse) – edizione numero 58 – che segnala gli spettacoli e le personalità artistiche emersi nella stagione teatrale in Francia.

L’associazione nazionale dei critici francesi ha scelto come “Miglior libro dell’anno” Aristophane dans les banlieues del ravennate Marco Martinelli (éd. Actes Sud, traduzione e cura di Laurence Van Goethem).

Il volume è la versione in francese di Aristofane a Scampia, già uscito con Ponte alle Grazie nel 2016.

«Desidero ringraziare il Sindacato dei critici francesi – ha detto Martinelli alla consegna del premio – che mi onora con questo premio prestigioso, e ringrazio la traduttrice Laurence Van Goethem, che da anni segue il mio lavoro e traduce i miei testi con una passione e una cura che mi fanno felice, e ringrazio Claire David e Georges Banu che per Actes sud hanno scommesso sull’Aristofane e lo hanno fatto arrivare in Francia. E poi vorrei dedicare questo premio ai tanti adolescenti che, nel mondo, stanno gridando il loro diritto alla vita: e lo gridano anche quando li vediamo trincerarsi dietro la timidezza e il silenzio. Ascoltarli veramente non è solo un dovere, per noi adulti, può diventare una fonte di grande felicità nello scambio tra generazioni: almeno, così è stato per me in tutti questi anni, un modo di far vivere la scena all’insegna di quella “parola presa a prestito dai Greci”, come la chiamava il giovane Friederich Nietzsche: Dioniso, il dio dei tamburi e dell’ebbrezza, del turbamento vitale. Del teatro».

Dal documento di lancio dei premi si legge che «più che mai, in un anno così particolare, la critica ha scelto volutamente titoli e figure di resistenza, per donare un messaggio forte e empatico allo spettacolo dal vivo rimasto fermo a causa della Pandemia e delle difficoltà scaturite dalla chiusura dei teatri».

Aristofane a Scampia. Come far amare i classici agli adolescenti con la non-scuola è una pubblicazione del 2016, in cui Martinelli racconta, come in un romanzo, il metodo della non-scuola e le avventure di questa vitale pedagogia in giro per il mondo, da Ravenna a Dakar, da Scampia a New York.

Domani – 12 ottobre – Martinelli sarà ospite alle 18.30 alla Maison de l’Italie per l’incontro Aristophane et le théâtre de la non-école (voluto e organizzato da la Maison de l’Italie insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi), in cui dialogherà con Marco Consolini (Université Sorbonne Nouvelle-Paris 3) e Paolo Grossi (direttore dei Cahiers de l’Hôtel de Galliffet).

La nuova giunta del Comune di Ravenna: la sorpresa è Randi. Il Bilancio a Molducci

Quattro assessori confermati. Tra le new entry anche Gallonetto dei 5 Stelle, Moschini e Sbaraglia del Pd

Giunta Municipio De Pascale 2021Cinque uomini, quattro donne, quattro conferme e cinque new entry. La nuova giunta del Comune di Ravenna è stata presentata alla stampa in municipio dal riconfermato Michele De Pascale, a una settimana dalla chiusura delle urne.

I volti noti sono Giacomo Costantini e Federica Del Conte del Pd, che si sono guadagnati la conferma raccogliendo centinaia di preferenze da “semplici” candidati nella lista del Partito democratico; il segretario del Pri Eugenio Fusignani (che resta vicesindaco) il capolista di Ravenna Coraggiosa, Gianandrea Baroncini.

I volti noti sono per tre quinti del Pd: si tratta dall’ex presidente del consiglio comunale Livia Molducci e dell’ex capogruppo Fabio Sbaraglia, a cui si aggiunge l’avvocato Federica Moschini (578 voti personali alle urne).

A completare la giunta il primo storico assessore del Movimento 5 Stelle, Igor Gallonetto, e la donna più votata (oltre 150 preferenze) nella lista civica De Pascale Sindaco, che si è laureata a sorpresa seconda forza in termini di voti della coalizione di centrosinistra. Si tratta di Annagiulia Randi, operatrice in ambito portuale.

LE DELEGHE. Come già annunciato, il sindaco De Pascale si è tenuto per sé la delega alle Politiche per la Salute, a cui si aggiungono Grandi Infrastrutture, Partecipazione e la gestione dei fondi del Pnrr.

La pesante delega al Bilancio (dopo due legislature in mano a Valentina Morigi) va a Livia Molducci (insieme a Infanzia e Famiglia), mentre sono state confermate quelle principali degli assessori riconfermati, Costantini (Turismo, ma anche il Personale, l’Agricoltura, le Aree naturali, le Società partecipate e lo Sport), Del Conte (Urbanistica, a cui sono stati aggiunti i Lavori Pubblici), Baroncini (Ambiente, Politiche sociale e abitative e Protezione Civile, con tanto di delega alla Transizione Ecologica “sdoganata” dal Governo Draghi) e Fusignani (Sicurezza, Polizia Locale, Affari istituzionali, Centro Storico, Servizi Demografici).

A Fabio Sbaraglia, come previsto, andrà la Cultura (ma anche l’Istruzione e le Politiche giovanili), mentre al Movimento 5 Stelle, con Igor Gallonetto, vanno Transizione digitale, Verde pubblico e riforestazione e Diritti degli animali.

Deleghe importanti, infine, per la new entry Randi, con Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria, Porto e Cooperazione internazionale.

L’ultimo volto nuovo è quello di Federica Moschini, a cui sono stati affidati Decentramento, Lavoro, Immigrazione e Politiche di genere.

Un ex ufficiale dei carabinieri verrà portato in aula dalla polizia per testimoniare

Udienza 8 / La procura vuole interrogare Sergio Bonafiglia che si occupò delle indagini nel 1987, la corte non ha ritenuto valida la sua attestazione di legittimo impedimento per problemi gastrointestinali: sanzione da 200 euro e accompagnamento coattivo

Assise4Un’attestazione fai da te per problemi gastrointestinali non meglio specificati non è stata accettata dalla corte d’assise di Ravenna come giustificazione valida per non presentarsi oggi, 11 ottobre, in aula a testimoniare nel processo sull’omicidio di Pier Paolo Minguzzi. Per Sergio Bonafiglia, 70enne ufficiale dei carabinieri in congedo residente a Roma e oggi noto consulente in molti procedimenti di rilevanza nazionale, è arrivata una sanzione di 200 euro e la disposizione del cosiddetto accompagnamento coattivo: alla prossima udienza, 25 ottobre, sarà la polizia di Stato a portarlo alla sbarra, con l’autorizzazione a ricorrere alla forza qualora necessario.

Il militare prese parte alle indagini sull’omicidio del 1987 quando era in servizio a Roma (sul caso intervennero alti papaveri dell’Arma da più parti). L’accusa lo considera un teste importante che vuole interrogare in aula. La convocazione era stata fissata per oggi ma Bonafiglia ha inviato la comunicazione senza allegare certificati medici. «La corte ritiene l’impedimento non provato», ha tagliato corto il presidente Michele Leoni (a latere Federica Lipovscek).

Un altro dei testi in elenco per oggi, ottava udienza del processo con tre imputati (due ex carabinieri e un idraulico di Alfonsine), ha fatto pervenire la stessa comunicazione di legittimo impedimento per ragioni di salute. L’83enne Antonio Rocco, all’epoca dei fatti capitano al comando della compagnia di Ravenna, ha però allegato un certificato medico per problemi cardiaci legati a un recente infarto con l’impossibilità a lasciare il domicilio di Baronissi (provincia di Salerno). Rocco era già stato convocato in estate e aveva lamentato difficoltà di spostamento dovute alle alte temperature: una visita fiscale disposta dalla giuria aveva confermato. Ora la corte ha rinviato la sua audizione al 6 dicembre. Tra le ipotesi al vaglio anche quella di procedere all’interrogatorio in videoconferenza o di acquisire agli atti del processo le trascrizioni delle sommarie informazioni fornite alla polizia giudiziaria nel corso delle indagini quando il fascicolo è stato riaperto nel 2018. Il nome di Rocco è stato fatto finora da diversi carabinieri ascoltati in aula, militari che erano più in basso nella scala gerarchica.

L’udienza odierna (qui il resoconto di quelle precedenti) va quindi in archivio senza testimonianze. Si registrano solo i conferimenti di incarico a due consulenti. Il professor Luciano Romito, docente di Linguistica all’università della Calabria, dovrà comparare le telefonate estorsive ricevute dalla famiglia Minguzzi con quelle ricevute dalla famiglia Contarini: le prime non sono attribuite a una identità specifica, le seconde sono invece di Orazio Tasca, uno degli odierni imputati che venne condannato per l’omicidio di un carabiniere. La seconda consulenza è invece a una grafologa che dovrà attestate la paternità della lettera firmata dal sedicente Alex.

È stato rinviato a febbraio il processo parallelo in cui è imputato Alfredo Tarroni, alla sbarra per l’omicidio. L’uomo è accusato di minacce nei confronti del suo ex socio nell’impresa di impianti idraulici. Il rinvio è arrivato per legittimo impedimento dell’imputato che si trovava in corte d’assise.

Giovinbacco quest’anno torna nelle piazze di Ravenna

 

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Uno scatto dall’edizione 2018

Dopo l’edizione del 2020 fortemente condizionata dalla pandemia, con numeri di visitatori contingentati, all’interno di quattro palazzi della città, Giovinbacco quest’anno torna nelle piazze di Ravenna.

L’appuntamento è dal 29 al 31 ottobre, «in 4 piazze, 2 strade e 1 palazzo», confermano gli organizzatori della festa del Sangiovese, che sveleranno il programma nel corso di una conferenza stampa in programma domani, 12 ottobre.

Già pronta la giunta del De Pascale-bis. Quattro gli assessori confermati

La presentazione a mezzogiorno in municipio

Costantini
Giacomo Costantini, tra gli assessori uscenti che verranno riconfermati

[AGGIORNAMENTO: a questo link la composizione ufficiale della giunta]

È attesa già nella mattinata di oggi, a neppure una settimana dallo spoglio delle elezioni comunali, la giunta del De Pascale-Bis, a Ravenna.

Saranno quattro gli assessori riconfermati, Federica Del Conte e Giacomo Costantini del Pd (forti di una buona performance in quanto a preferenze, essendo entrambi candidati al consiglio comunale), Eugenio Fusignani del Pri e Gianandrea Baroncini di Ravenna Coraggiosa (che cinque anni fa era entrato in giunta con il Pd).

Pressoché certo l’ingresso in giunta poi per la prima volta di un esponente del Movimento 5 Stelle, probabilmente il capolista Igor Gallonetto, così come di altri due esponenti del Pd locale di ormai lungo corso, l’ex presidente del consiglio comunale Livia Molducci e l’ex capogruppo del partito Fabio Sbaraglia.

Gli ultimi due nomi, per bilanciare la giunta, saranno di due donne: le indiscrezioni dei quotidiani locali parlano di Federica Moschini (ancora Pd), mentre il solo Carlino fa il nome di Annagiulia Randi, “outsider” della lista civica De Pascale sindaco, seconda forza della coalizione.

A breve la conferma ufficiale.

Con 41 casi positivi Ravenna resta dopo Bologna la più “contagiata” in regione

Ma non si registrano decessi e i ricoveri in terapia sono stabili con tre pazienti. Vaccinati in Emilia-Romagna oltre i 6 milioni e mezzo

Vaccinazione CovidNel ravennate, oggi domenica 10 ottobre, si sono registrati 41 casi di contagio al Coronavirus su 1259 test effettuati : si tratta di 25 pazienti di sesso maschile e 16 pazienti di sesso femminile; 10 asintomatici e 31 sintomatici; 39 in isolamento domiciliare e 2 ricoverati. Nel dettaglio sono stati rilevati: 22 per contact tracing; 14 per sintomi; 3 test privati; 2 test per rientro dall’estero.
No si registrano decessi, mentre sono state comunicate 31 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 33.853.

In Emilia-Romagna i casi di positività riscontrati sono 239 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.420 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,1%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,8 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 61 nuovi casi, seguita da Ravenna (41); poi Modena (26), Parma (23), Reggio Emilia (22) e Rimini (18); quindi Ferrara (14), Forlì (9), Cesena (9),   Piacenza (9) e, infine, il Circondario imolese  (7).

Si registrano d’altra parte 4 nuovi decessi causati dal virus: 2 a Bologna (una donna di 99 anni e un uomo di 89), 1 a Piacenza (una donna  di 90 anni) e 1 a Cesena (un uomo di 54 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.508.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva in regione sono 44 (+ 2 rispetto a ieri), 315 quelli negli altri reparti Covid (+7). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato); 2 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato); 1 a Modena (invariato); 17 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (+ 1); 3 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (+1).

Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Emilia-Romagna, alle ore 14 di oggi erano state somministrate complessivamente 6.587.343 dosi; sul totale, 3.354.802 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

 

Violenza squadrista: anche a Ravenna assemblea straordinaria alla Camera del Lavoro

Presidio alla Cgil di sindacalisti e cittadini: «Non ci faremo intimidire. Ci sarà una reazione forte, e democratica»

Cgil Presido Camera Del LavoroDopo la violenza squadrista di Roma avvenuta durante la manifestazione no vax contro la sede nazionale della Cgil, anche Ravenna nella mattinata di domenica, cittadini, rappresentanti della società civile, delle istituzioni, dell’associazionismo, delle attività produttive e del mondo politico si sono ritrovati in via Matteucci davanti alla sede della Camera del lavoro di Ravenna, per manifestare solidarietà alla Cgil.

Nel corso della notte appena trascorsa, i sindacalisti e attivisti della Cgil hanno presidiato le sedi della Camera del lavoro del territorio di Ravenna – si legge in un comunicato stampa del sindacato – e questa mattina si sono riuniti per un’assemblea generale straordinaria per reagire al gravissimo attacco subito nella giornata di ieri.

«Non ci faremo intimidire dalla violenza fascista – ha detto la segretaria generale della Cgil di Ravenna, Marinella Melandri, in un breve intervento tenuto in piazza Marsala a Ravenna –. Le Camere del lavoro continueranno a essere un presidio democratico e continueranno a rappresentare una casa per tutte le lavoratrici e i lavoratori».

Marinella Melandri Segretaria Cgil
Marinella Melandri, segretaria generale della Cgil di Ravenna

Marinella Melandri in piazza Marsala ha ringraziato tutti i presenti e tutti coloro che hanno inviato messaggi di solidarietà e sostegno alla Cgil: «Assistiamo a una reazione importante rispetto al vile atto squadrista che ha colpito la nostra sede nazionale. Il mondo del lavoro darà una risposta immediata e sabato prossimo ci sarà una manifestazione nazionale di Cgil, Cisl, Uil a Roma. Viviamo tempi molto difficili; il pensiero di ognuno di noi non può non tornare a 100 anni fa, quando anche le strade e le piazze di Ravenna furono teatro di eventi drammatici contro la democrazia. Dobbiamo isolare questi fascismi che tornano sotto mille forme e sono finanziati e organizzati. Le forze democratiche non si faranno intimorire da queste azioni deprecabili. Chiedo a tutti di impegnarsi ed essere presenti per rafforzare la democrazia, facendo vedere che anche nella nostra città, così come sta succedendo davanti alle altre Camere del lavoro del nostro paese, c’è una reazione forte, democratica e antifascista».

«Saremo in piazza a Roma sabato prossimo – ha sottolienato Melandri – e sarà importante combattere questa battaglia democratica e antifascista giorno per giorno per far vivere questi valori nella società e per le nuove generazioni».

Il martedì sera a Lugo i documentari d’autore del festival di “Internazionale”

Dalle repressioni di Stato al Covid in Brasile, quattro film alle 21, a ingresso libero al Salone Estense della Rocca

Dufresne The Monopoly Of Violence
Un fotogramma dal docufilm “The Monopoly Of Violence” di David Dufresne

È tornata a Lugo la rassegna “Mondovisioni, i documentari di Internazionale”, direttamente dal festival della rivista di politica e affari esteri che si è svolto recentemente a Ferrara (1-3 ottobre). Le proiezioni si terranno nel Salone Estense della Rocca di Lugo.
La rassegna prevede film d’autore su attualità, informazione e diritti umani, seleziona­ti da CineAgenzia tra i migliori documentari realizzati in ambito mondiale.

Martedì 12 ottobre si proietta The Monopoly of Violence di David Dufresne. Il film è incentrato sulla domanda che un gruppo di cittadini si pone per quanto riguarda l’uso della forza da parte dello Stato, accusato di reprimere sempre più brutalmente le forme di protesta, come quella dei “gilet gialli” in Francia.

Martedì 19 ottobre è la volta di The Last Shelter di Ousmane Samassékou. La casa dei migranti in Mali, è un rifugio al margine meridionale del deserto del Sahara e accoglie chi è in transito verso nord, o sulla via del ritorno dopo un tentativo fallito di raggiungere l’Europa.

Martedì 26 ottobre sarà il turno di Sieged: The Press vs. Denialism di Caio Cavechini. Il Brasile ha superato 500.000 morti per il Covid, ma il presidente Jair Bolsonaro incolpa i media di “esagerare la crisi” e dice ai cittadini di “smettere di lamentarsi”. I giornalisti brasiliani affrontano una doppia sfida, raccontare sia gli effetti causati dalla pandemia ma anche le turbolenze politiche del paese.

Mercoledì 3 novembre ultimo appuntamento con Dying To Divorce di Chloe Fairweather. Girato durante 5 anni cruciali, il film documenta in parallelo il problema dei femminicidi e l’erosione delle libertà democratiche in Turchia, attraverso la storia di Ipek Bozkurt, coraggiosa avvocata determinata a sfidare il sistema e la violenza di genere.

Tutte le proiezioni sono in programma alle 21, in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso è libero e gratuito.

In auto aveva proiettili calibro 9, in casa hashish e coca, arrestato ventenne

Scoperto durante il il controllo di un auto con quattro giovani a bordo. Sequestrati anche più di mille euro

Valigia Sospetta Polizia
foto di repertorio

Un giovane italiano è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Polizia di Ravenna per detenzione e spaccio di stupefacenti. L’arresto di D. G., vent’anni, è avvenuto in seguito al controllo da parte degli agenti di polizia di una Lancia Y con a bordo quattro giovani. Nel corso dell’identificazione, uno di loro manifestava segni di insofferenza, insospettendo i poliziotti che hanno perquisito in modo approfondito l’auto, rinvenendo sotto uno dei tappetini posteriori, un calzino al cui interno era custodito un caricatore per pistola munito di 9 proiettili calibro 9×19, unitamente ad altri 5 proiettili dello stesso calibro ed un tirapugni.

A seguito della scoperta, sono state effettuate perquisizioni domiciliari alla ricerca di eventuali in possesso dei quattro occupanti dellauto. Nell’abitazione del vent’enne D: G: sono stati rinvenuti e sequestrati  circa 620 grammi di tipo hashish, circa 420 grammi di cocaina, e la somma di 1. 080 euro, verosimilmente provento dello spaccio. Inoltre è stato trovato anche un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanze stupefacenti.

Il giovane, che si assumeva anche la responsabilità del caricatore con i proiettili, è stato tratto in arresto in flagranza del reato e come disposto dall’autorità giudiziaria del Tribunale di Ravenna è stato affidato al carcere di Ravenna.

Il presidente di Ap querela R&D: il gip archivia, come aveva già chiesto il pm

Un articolo del 2019 riferiva di una denuncia per presunto mobbing in una lettera recapitata aperta a una consigliera comunale. Secondo Rossi era diffamazione per l’ente e si era opposto alla prima richiesta di archiviazione proposta dalla procura

Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Daniele Rossi

«La pubblicazione non travalica mai i limiti del diritto di cronaca giudiziaria». Con queste parole il tribunale di Ancona ha archiviato una querela per diffamazione presentata dal presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Daniele Rossi, contro Ravenna&Dintorni per un articolo uscito online a dicembre 2019.

Il pronunciamento del giudice per le indagini preliminari è arrivato il 4 ottobre scorso, a distanza di quasi due anni dal fatto: la procura marchigiana si era già espressa a favore dell’archiviazione a luglio 2020. Ma il dirigente – assistito dall’avvocato Luca Sirotti di Bologna, uno dei legali che tutela Rossi nel procedimento Berkan – presentò opposizione chiedendo un supplemento di indagini che il gip ha bollato come «del tutto inefficaci e inidonee». La denuncia partita da via Antico Squero metteva nel mirino anche il Corriere Romagna, che pubblicò la stessa notizia, e la consigliera comunale Veronica Verlicchi (Pigna) per un post su Facebook legato allo stesso episodio. Anche per loro è arrivata l’archiviazione.

La notizia era quella di una denuncia anonima di presunto mobbing subìto da alcuni dipendenti di Ap per un ordine di servizio firmato da una figura apicale dell’ente. L’anonimo faceva presente che la segnalazione di mobbing era stata presentata sull’apposito portale del cosiddetto whistleblowing (creato appositamente nell’ambito della riforma delle norme contro la corruzione nelle pubbliche amministrazioni per garantire l’anonimato assoluto e agevolare le denunce interne fatte dai dipendenti) ma era stata archiviata senza fornire motivazioni. Le carte stampate a computer vennero recapitate a Verlicchi in municipio in una busta con indirizzo scritto a mano che qualcuno aveva aperto prima della consegna. Verificammo l’effettiva esistenza della denuncia online e la sua archiviazione senza dettagli, riportando questo come dato di fatto incontestabile: la denuncia c’era, la lettera a Verlicchi c’era (e l’apertura prima del recapito era una notizia nella notizia).

IMG 4294«Gli articoli utilizzano termini ipotetici ed eventualistici che lasciano aperto e rispettato ogni legittimo dubbio sulla veridicità». Nel dispositivo firmato dal gip, in buona sostanza, si sottolinea come siano stati rispettati i tre paletti che la giurisprudenza richiede perché si possa parlare di diritto di cronaca e non di diffamazione a mezzo stampa: interesse pubblico della notizia, sostanziale veridicità dei fatti esposti e continenza formale nella divulgazione.

Non a caso era stato il pm in primis a respingere tutto: «Gli articoli – scriveva il magistrato – hanno ricostruito in termini essenzialmente obiettivi la vicenda e sono privi di connotazioni diffamatorie, in considerazione del contesto di riferimento, di sicuro interesse pubblico».

Ma queste parole non erano bastate per convincere Rossi. Che, come consente la giurisprudenza, ha impugnato l’atto con un’opposizione in cui si invitava il giudice a disporre un accertamento informatico per individuare l’indirizzo Ip del computer da cui era partita la segnalazione ritenendo quel o quella dipendente «l’originario diffamatore». Non solo: si chiedeva anche una perizia grafologica sulla scrittura sulla busta. Dice ancora il gip: «Si potrebe al più arrivare a una sfera di persone ma mai all’identificazione del preciso autore».

Abbiamo chiesto all’Autorità portuale a quanto ammonta la cifra per l’incarico affidato a un avvocato esterno anziché utilizzare l’ufficio legale interno, ci è stato risposto che il presidente Rossi ha deciso di procedere nelle vesti di rappresentante dell’ente per tutelarne l’onorabilità ma sostenendo le spese a titolo personale.

Proclamazione ufficiale, De Pascale è di nuovo sindaco di Ravenna fino al 2026

L’insediamento oggi in Municipio: «Ringrazio di cuore tutti gli assessori e i consiglieri uscenti. Entro pochissimi giorni nominerò la nuova giunta»

De Pascale Sindaco 2021
De Pascale firma in Municipio il suo nuovo incarico a sindaco di Ravenna (foto Massimo Argnani)

Nella sala preconsiliare del Municipo, nella serata di oggi 9 ottobre, alla presenza del segretario generale del Comune di Ravenna, Paolo Neri – a seguito dei risultati delle elezioni del 3 e 4 ottobre e della proclamazione degli eletti effettuata dall’Ufficio Centrale, le cui operazioni si sono concluse oggi alle 14 – Michele de Pascale è stato proclamato eletto alla carica di sindaco per il mandato 2021 – 2026.

«Con la mia proclamazione – ha dichiarato il sindaco De Pascale – è decaduta la giunta uscente, che è rimasta in carica fino alla giornata di oggi e che ha continuato a lavorare anche nelle ultime ore per la città. Ringrazio quindi gli assessori uscenti e tutto il consiglio comunale, anch’esso contestualmente decaduto, per il lavoro straordinario che hanno portato avanti; mi riferisco naturalmente sia ai consiglieri di minoranza che a quelli di maggioranza, che hanno gestito cinque anni molto difficili, ovviamente con particolare riferimento agli ultimi due.
Adesso iniziano pochi giorni in cui il sindaco è solo, nel senso che non ha la giunta e il consiglio non è ancora ufficialmente insediato. Ma poiché la solitudine è una delle cose peggiori che possano capitare nella vita cercherò di far durare questo periodo il meno possibile. Confido di metterci veramente poche ore e lavorerò in questo weekend per essere pronto a comunicare la giunta nei primissimi giorni della prossima settimana, affinché sia subito operativa, anche perché le risorse del Pnrr verranno stanziate nei prossimi mesi e anche per questo è fondamentale che l’Amministrazione sia al più presto nel pieno della sua funzionalità».

Contagi al virus a quota 47 nel ravennate ma nessun ricovero o deceduto

La provincia di Ravenna seconda in regione dopo Bologna per numero di infetti. Restano 3 i pazienti in terapia intensiva

Tampone CovidIn provincia di Ravenna oggi si sono registrati 47 casi su 1518 tamponi effettuati: si tratta di 22 pazienti di sesso maschile e 25 pazienti di sesso femminile; 21 asintomatici e 26 sintomatici; 47 in isolamento domiciliare e nessun ricoverato. Nel dettaglio: 26 per contact tracing; 14 per sintomi; 7 test privati.
Oggi la Regione non ha comunicato nessun decesso. Sono state comunicate 54 guarigioni.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 33812.

In Emilia -Romagna i casi di positività rilevati sono267 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.472 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,9%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 96 nuovi casi, seguita da Ravenna (47); poi Rimini (26), Modena (25) e Reggio Emilia (18); quindi Parma (16), Piacenza (14), Ferrara (11) e Forlì (10); infine il Circondario imolese (3) e Cesena (1).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 170 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 397.789. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 14.897 (+92). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.547 (+108), il 97,6% del totale dei casi attivi.

D’altra parte si registrano cinque decessi: a Bologna (una donna di 54 anni e un uomo di 83 anni), a Ferrara (un uomo di 66 anni), a Parma (un uomo di 80 anni) e a Modena (una donna di 88 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.504.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 42 (+ 3 rispetto a ieri), 308 quelli negli altri reparti Covid (-19). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato); 2 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato); 1 a Modena (invariato; 16 a Bologna (+2); 3 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (+ 1); 3 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato).

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, alle ore 14 di oggi, erano state somministrate complessivamente 6.576.413 dosi; sul totale, 3.348.017 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

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