È morto Brini: nel ’93 portò per la prima volta al ballottaggio la sinistra

A ricordarlo è il vicesindaco repubblicano Fusignani, che venne eletto in consiglio con la sua coalizione

Ezio Fedele Brini

Ezio Fedel Brini (a destra) in una foto con il vicesindaco Fusignani e La Malfa

È morto a 76 anni Ezio Fedele Brini, che nel 1993 portò il candidato del Pds Pier Paolo D’Attorre al ballottaggio, prima volta nella storia a Ravenna.

Brini si candidò a sindaco di un’alleanza che comprendeva anche il Pri, che oggi lo ricorda con una nota inviata alla stampa dal vicesindaco Eugenio Fusignani.

«Quell’esperienza politica – scrive Fusignani -, fu la prima che cercò di unire forze politiche in una visione di un centrosinistra, sulla scorta dell’esperienza di governo con la formula del centrosinistra voluta da Ugo La Malfa e anticipando l’Ulivo pensato da Romano Prodi del quale il Pri fu tra i fondatori. E non a caso Alleanza per Ravenna con Brini portò al ballottaggio il compianto Pierpaolo D’Attorre, candidato a sindaco della coalizione Pds, che poi divenne sindaco anche con voti di altre forze, quandanche queste si fossero presentate al primo turno con autonomi candidati a sindaco. Con Ezio Brini vennero eletti 7 consiglieri comunali che, con lui capogruppo e sulla scorta del corposo programma elettorale proposto, costituirono un gruppo di vera opposizione, sempre nel merito e mai preconcetta, poiché l’unico obiettivo era quello di lavorare per il bene della comunità e non contro il governo. Ricordo quell’esperienza che mi vide tra gli eletti e, dunque, parte di quel gruppo, che mi ha dato il piacere di lavorare per la città al fianco di Ezio. Per questo lo ricorderò sempre come un lavoratore instancabile con un carattere frizzante, qualità che seppero esaltare le sue profonde e riconosciute conoscenze tecniche. Alla famiglia Brini il cordoglio mio personale e di tutti i Repubblicani della provincia di Ravenna».

Ingegnere civile, libero professionista, si è sempre occupato di trasporto e infrastrutture e a Ravenna non mancano le sue opere, come il sottopasso in viale Europa. Anche dopo l’impegno politico, non mancava di intervenire per cercare di portare un contributo al fine di cercare di migliorare la viabilità di Ravenna. Qui, per esempio, la nostra intervista sul tema del sottopasso di via Canale Molinetto.

I funerali si svolgeranno domani, venerdì, alle 15 alla camera mortuaria di Ravenna, poi la salma sarà cremata.

Ezio Fedele Brini lascia la moglie Anna e il figlio Jacopo.

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