Confindustria Romagna entra nel vivo del dibattito pubblico in vista delle prossime elezioni comunali, con un documento (qui la versione integrale) rivolto ai candidati per la corsa a sindaco della città: «Con la nostra forza imprenditoriale, ci sentiamo impegnati al confronto e alla collaborazione con i candidati e le candidate e con la futura amministrazione eletta, per un migliore futuro della città e della comunità».
La delegazione ravennate dell’associazione ha infatti individuato le priorità strategiche su cui ritiene fondamentale confrontarsi con la prossima amministrazione: dal porto alle infrastrutture, passando per formazione, università, rigassificatore e fiscalità.
Si parte dalla cura del territorio e prevenzione rischi, dove «occorre invertire il rapporto tra prevenzione e gestione dell’emergenza, con regole e procedure che permettano di agire più efficacemente in termini di valutazione, tempi e costi», accorciando i tempi tra la rilevazione dei rischi e la messa in sicurezza. Infine, occorre affiancare alla ricerca di risorse e alla stesura dei progetti una serie di procedure più veloci e efficaci, dall’apertura dei cantieri al collaudo delle opere.
Per quanto riguarda le infrastrutture, ritenute un aspetto fondamentale per rafforzare il tessuto imprenditoriale, Ravenna «deve contare su collegamenti rapidi e conformi a un mondo veloce, dove le connessioni sono la vera priorità, che non va limitata da confini amministrativi o geografici». Secondo l’ente vanno quindi colmate al più presto le carenze del sistema ferroviario con l’idea di creare un corridoio adriatico strategico di alta velocita/alta capacità che attraversi la Romagna rendendola baricentrica a livello nazionale per il trasporto di merci e persone.
Venendo al Porto di Ravenna invece, Confindustria esprime soddisfazione per il completamento anticipato dei lavori dell’Hub Portuale – con approfondimento dei fondali, adeguamento e rifacimento delle banchine, nuove aree per la logistica – che «darà nuovo slancio al porto, principale piattaforma logistica strategica per la Romagna, la Regione e per l’intero paese». Tuttavia, per esprimere il massimo delle nuove potenzialità: «Occorrono interventi per potenziare le infrastrutture ferroviarie e stradali, con azioni di riqualificazione delle reti per aumentare capacità e fluidità dei flussi di merci e persone». La Zona Logistica Semplificata, che fa perno sul porto di Ravenna e coinvolge le aree produttive della Regione «deve diventare pienamente operativa a vantaggio delle imprese insediate che potranno beneficiare di semplificazioni amministrative ed agevolazioni nonché del porto stesso». La nuova Stazione marittima, con la qualifica di home port, impone di riqualificare la rete per gestire il cospicuo incremento del traffico passeggeri da/per Porto Corsini e di impostare e nuove collaborazioni con gli aeroporti di Rimini, Forlì e Bologna, verso i quali vanno migliorati i collegamenti.
Passando a università e formazione professionale, il campus viene visto come un valore per il territorio, da sostenere e potenziare, anche come pilastro per le istituzioni culturali di rilievo nazionale. Allo stesso modo l’alta formazione viene ritenuta essenziale per accompagnare i cambiamenti del mercato, la formazione professionale permette a giovani e adulti di acquisire competenze utili, favorendo l’occupazione e rispondendo alle esigenze delle imprese.
Infine, uno sguardo all’attrazione di investimenti «per cui è necessario semplificare le procedure burocratiche per avviare e gestire un’impresa, realizzare aree industriali moderne e sostenibili, digitalizzare i processi amministrativi, ridurre tempi e costi per nuove imprese»; alle tariffe rifiuti: «serve una revisione delle tariffe della Tari più equa e meritocratiche» e al rigassificatore: «L’impianto al largo di Punta Marina ha comportato opere infrastrutturali rilevanti, ma il territorio non ha ancora ricevuto benefici adeguati. L’Amministrazione deve chiedere compensazioni e agevolazioni a livello nazionale».